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Cronaca

Incendi nei boschi dell'Umbria, 22 roghi in un mese: cinque denunciati, caccia agli altri responsabili

Ventidue incendi in un solo mese, con più di ottanta ettari di bosco ridotti in cenere

Ventidue incendi in un solo mese, con più di ottanta ettari di bosco ridotti in cenere. E' questo il bilancio di marzo dei carabinieri forestali. I militari hanno individuato e denunciato i responsabili di 5 incendi e stanno dando la caccia agli altri 'piromani'. 

A marzo, spiegano i carabinieri, "sono stati registrati 22 incendi di rilievo; in totale sono bruciati oltre 80 ettari di territorio". Secondo le indagini dei carabinieri ad Ancaiano di Spoleto, a Sostino di Foligno e a Burano di Gubbio sono bruciati più di 40 ettari di terreno boschivo."L’estensione e la pericolosità degli eventi - proseguono i Forestali  - ha richiesto in 5 casi l’intervento aereo per poter spegnere il fuoco".

Al momento dono stati individuati e denunciati i responsabili di 5 incendi e, per i restanti, sono ancora in corso le indagini. Sono stati i roghi divampati nei primi due mesi dell’anno e gli autori sono individuati dai militari.

La causa principale d’innesco degli incendi, evidenziano i carabinieri, è stata quella delle bruciature delle potature vegetali. In un caso, nella frazione di Cesi in Terni, l’autore era intento a bruciare bancali di legno e materiali plastici per cui oltre al reato di incendio è stato contestato anche quello di gestione illecita di rifiuti.

Nei prossimi giorni i Forestali dovranno occuparsi di perimetrare tutte le aree percorse dal fuoco. Questo lavoro, sottolineano i carabinieri, "consentirà di alimentare il catasto incendi presente in ogni comune individuando le aree boschive dove ricadranno per legge i vincoli: 15 anni per il cambio di destinazione, 10 anni per la realizzazione di edifici e 10 anni per divieto di pascolo e caccia in tutta l’area percorsa dal fuoco".

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