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Cronaca

Due "Angeli" del '500 ritrovati 20 anni dopo il furto: pronti per essere venduti all'estero

Ritrovati dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Perugia

Una coppia di angeli del Cinquecento in legno dorato e policromo, rubati in Umbria dopo un blitz in una chiesa quasi 20anni fa, sono stati ritrovati dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Perugia: le due sculture era state temporaneamente stoccate in un deposito di spedizioni di Marghera (VE) ed entro pochi giorni gli angeli sarebbero finiti all’estero per essere venduti all’asta.  

I Carabinieri TPC sono stati coinvolti in questa operazione grazie alla segnalazione dell’Ufficio Esportazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Verona, Rovigo e Vicenza, interpellato per valutare la richiesta di rilascio della licenza di esportazione avanzata da una ditta veneta specializzata nel trasporto e nella spedizione di opere d’arte.

La chiara funzione devozionale dei manufatti, l’epoca di realizzazione e la lavorazione, hanno indotto un controllo più approfondito da parte dei militari specializzati dell’Arma.  Grazie alla “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il più grande database di beni culturali rubati esistente al mondo gestito dal Comando TPC, e al confronto con la documentazione fornita dall’Ufficio scaligero del Ministero della Cultura, è stato possibile agli investigatori di ottenere il cosiddetto “link positivo”: ’ovvero l'inequivocabile compatibilità fotografica fra i beni rubati con quelli sequestrati.

Al vaglio dei Carabinieri c'è la posizione di un antiquario orvietano che era diventato possessore delle opere d'arte trafugate ma che i carabinieri definiscono ‘possessore in buona fede’. Le indagini continuano. 
 

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