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Cronaca

Federcaccia in lutto, malore in casa per il presidente Selvi: era in isolamento dopo contagio da Covid

Lascia due figli e un nipote: aveva soltanto 65 anni. Il cordoglio dell'associazione dei cacciatori

Lutto nel mondo dei cacciatori umbri e delle associazioni venatorie. La Federcaccia umbra piange la scomparsa del suo presidente Giovanni Selvi, strappato alla vita da un malore la scorsa notte. Aveva 65 anni, da sempre federcacciatore, Selvi aveva ricoperto ruoli pubblici di rilievo sia all'interno dell'Associazione sia nell'Ambito Territoriale di Caccia Perugia 1, dove si era distinto per l'impegno nei confronti della piccola selvaggina stanziale, in un'ottica di tutela di tutte le forme di caccia e, soprattutto, della biodiversità. 

Vedovo da qualche anno, il presidente era risultato positivo al Covid-19 alcuni giorni fa, ma sembrava aver superato brillantemente un breve periodo di febbre. Quando lo ha colto il malore si trovava in isolamento senza nessuno in casa con lui, visto che la suocera - con la quale conviveva - era stata appena ricoverata in ospedale. Lascia due figli e un nipote. "La Federcaccia Umbra - si legge nella nota - nelle persone del vicepresidente vicario Mauro Bacaro, dei presidenti provinciali di Perugia e Terni Marcello Spigarelli e Giulio Piccioni, del segretario Giampiero Morosi, di tutti i membri del consiglio direttivo regionale e dei presidenti di tutte le sezioni comunali, esprime le proprie profonde condoglianze alla famiglia del presidente Giovanni Selvi,nella certezza di continuare la propria opera lungo il percorso tracciato durante il suo anno e mezzo di mandato".

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