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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Covid, lo studio Fusaro sul monitoraggio settimanale: ecco perchè l'Umbria resta saldamente in zona bianca

Il monitoraggio, nella settimana 28 luglio-3 agosto, rileva un ulteriore aumento dei nuovi casi; restano sotto la media nazionale gli indicatori ospedalieri: ricoverati in area medica e terapie intensive

L'Umbria, anche nell'ultimo dossier sul monitoraggio settimanale della pandemia, resta saldamente ancora in zona bianca nonostante un aumento sopra la media nazionale dei nuovi contagi. Restiamo saldamente in zona bianca grazie a due parametri su tre previsti dalla nuova normativa nazionale sul Covid del Governo Draghi. Lo studio del commercialista e analista dati, Luca Fusaro, lo dimostra chiaramente in attesa dei dati del Nucleo Epidemiologico dell'Umbria. Facciamo un passo indietro per meglio comprendere l'andamento pandemico in Umbria. 

Le normative prevede che: si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla.

Passiamo ai dati: l'incidenza dell'Umbria - periodo 28 luglio-3 agosto - è di 82 ogni 100mila abitanti; è il quinto risultato a livello nazionale (avanti: Sardegna, Sicilia, Toscana, Emilia Romagna e Veneto). Ma i due parametri (quelli più importanti) sono sia ampiamente sotto la media nazionale e sono soprattutto sotto i livelli per i ricoveri ordinari e in terapia intensiva: rispettivamene occupati per il 2,5% e 2,2%. 

04 - Incidenza dei nuovi casi ogni 100.000 abitanti-2

A LIVELLO NAZIONALE - Il monitoraggio, nella settimana 28 luglio-03 agosto, rileva un ulteriore aumento dei nuovi casi (+19,9%) e degli indicatori ospedalieri: +36,3% di pazienti ricoverati in area medica, +36,5% nelle terapie intensive, anche se l’impatto sugli ospedali è ancora minimo. Continuano a salire anche i decessi (+8,1%). Oltre 15 milioni di over 60 (n. 15.135.063) hanno completato il ciclo vaccinale (84,62%). Il trend dei nuovi casi è in crescita per la 4ᵃ settimana consecutiva: 38.328 i contagi segnalati (+19,9%).

Aumentano gli attualmente positivi da 70.310 a 94.216 (+34%). Dal picco del 28 marzo si è passati da 573.235 a 94.216 (-83,6%). Il 97,4% dei casi attivi è in isolamento domiciliare, il 2,3% ricoverato con sintomi, lo 0,3% in terapia intensiva. Sale il numero degli ospedalizzati da 1.800 a 2.454 (+36,3%). Dal picco del 6 aprile si è passati da 33.080 a 2.454 (-92,6%), in dettaglio i posti letto occupati in area medica sono scesi da 29.337 a 2.196 (-92,5%) e quelli in terapia intensiva da 3.743 a 258 (-93,1%). L’89,5% degli ospedalizzati è ricoverato in area non critica, il 10,5% in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare, dal picco del 28 marzo, sono calate da 540.855 a 91.762 (-83%). Nell’ultima settimana i decessi si attestano a 120 (+8,1%), in media 17 al giorno.

03 - Incidenza settimanale per 100.000 abitanti-3

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