L'aeroporto dell'Umbria resta a terra, le contromosse: super-manager e nuovi soci
Le decisioni prese dal Cda della Sase, la società che gestisce l'aeroporto dell'Umbria. "Situazione preoccupante": ha ammesso Mauro Agostini
"La richiesta di Alitalia per confermare il collegamento Perugia-Roma è irricevibile e non per noi economicamente sostenibile. Continua il dialogo, anche con Ryanair, per trovare una soluzione o per la conferma dei voli attuali, magari ottimizzando, oppure di nuove rotte". Tutto è in evoluzione secondo il membro del Cda, Mauro Agostini - numero uno di Sviluppumbria, che al termine del Cda della Sase, società che gestisce l'aeroporto dell'Umbria, ha incontrato la stampa insieme all'altro membro del Cda Mencaroni.
"La situazione è preoccupante e non va minimizzata. Ma ribadiamo sia che le trattive vanno avanti e sia che Sase non ha ceduto, anzi. Siamo qui e ci mettiamo la faccia per salvaguardare un aeroporto che è fondamentale per gli umbri e per l'economia dell'Umbria" ha continuato Agostini che in maniera pragmatica ha lanciato anche due iniziative per il futuro: "Nel Cda odierno abbiamo deliberato: un bando internazionale per individuare il futuro presidente della Sase. In questa maniera speriamo di poter selezionare un professionista del settore con un profilo e una esperienza a carattere internazionale".
I tempi sono stretti: entro il 29 aprile, data assemblea dei soci Sase, devono pervenire le richieste ufficiali degli interessati che saranno subito vagliate al fine di avere un presidente quanto prima.
"Ai primi di aprile i soci - ha concluso Agostini - incontreranno le istituzioni umbre per fare il punto della situazione e per quantificare il loro sostegno. Non è più tempo delle pacche sulle spalle... incoraggiano ma non sono utili in sede di trattative con le compagnie aeree che hanno il coltello dalla parte del manico".