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Cronaca

Caro bollette energia, la rabbia sale tra le famiglie e anche tra i sindaci. "Costi triplicati: a rischio bilanci e welfare". In città si spengono le luci

Di settimana in settimana la situazione sta degenerando a livello sociale. Non si capisce da quando e come arriveranno da Roma gli aiuti economici sbandierati

Il caro-bollette di luce e gas sta sconvolgendo - e siamo ancora all'inizio purtroppo - le famiglie e le imprese umbre. Aumento oltre il 100 per cento rispetto all'anno passato. Pensioni e stipendi svuotate da servizi fondamentali per la persona: riscaldarsi, cucinare, lavarsi e tanto altro. Il Governo promette ma non si sa nulla di come accedere ai fondi per il sostegno delle bollette. Mentre le caritas sono piede di anziani e famiglie monoreddito che chiedono di essere aiutati per pagare i servizi. La rabbia sta crescendo anche nei comuni dell'Umbria: il sindaco Fausto Risini ha deciso, giovedì 10 febbraio dalle ore 20 alle ore 21, di spegnere simbolicamente le luci di Piazza Plebiscito e Piazza Matteotti per porre all'attenzione del Governo il tema del caro energia e delle materie prime. Iniziativa rilanciata dall'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani).

 "Il Comune di Città della Pieve – riferisce Risini - ha ricevuto pochi giorni fa la prima bolletta dell'energia elettrica ed è aumentata più del doppio rispetto alla precedente. Allo stato attuale il rischio è quello di compromettere in modo importante il bilancio comunale e di conseguenza l'erogazione dei servizi ai cittadini. Si prospetta uno scenario allarmante in grado di pregiudicare la ripresa economica post-Covid. Anche dal punto di vista sociale rischiamo di non essere in grado di affrontare questa emergenza e di non avere gli strumenti per aiutare le famiglie che si troveranno in difficoltà". 

Anche il Comune di Assisi aderisce alla protesta simbolica indetta da Anci nazionale (Associazione dei Comuni italiani) per protestare contro il caro bollette che riguarda non solo famiglie e aziende, ma anche le amministrazioni. “Con i rincari in vista il rischio è quello di dover scegliere tra salvaguardare gli equilibri di bilancio ed erogare servizi ai cittadini – ha spiegato il sindaco Stefania Proietti –, in pratica gli effetti della crisi economica si ripercuotono sui bilanci degli enti locali. Per questo motivo domani, giovedì 10 febbraio, dalle ore 20, insieme a tanti altri Comuni del Paese spegneremo simbolicamente l’illuminazione della Rocca Maggiore, il monumento più rappresentativo della municipalità". 

Continua il sindaco Stefania Proietti: "Il caro bollette, l’aumento indiscriminato dei prezzi dell’energia sta investendo tante aziende minando i posti di lavoro, tantissime famiglie in particolare quelle più fragili, e anche i bilanci comunali che vedranno almeno raddoppiare i costi dell’energia per il riscaldamento di uffici e scuole e dell’elettricità che ad Assisi occorre per tenere accesi migliaia di punti luce pubblici. Insieme ai sindaci d’Italia continueremo a chiedere al governo gli adeguati ristori per poter amministrare un anno che continua ad essere complesso anche per la perdurante pandemia.”

Dal Comune di Marsciano piena adesione e grande preoccupazione per il futuro prossimo a causa del caro-bollette che ha e avrà degli effetti devastanti su famiglie, imprese ed enti locali:  “L’aumento del costo dell’energia – ha sottolinea il sindaco Francesca Mele – avrà un impatto importante sulla spesa che il Comune sostiene per l’illuminazione pubblica e per il riscaldamento. Un aggravio di costi che gli uffici stimano in circa 170mila euro, cifra che, qualora non compensata con un ristoro da parte dello Stato, rischia di avere un impatto sull’erogazione di alcuni servizi alla comunità dovendo andare a reperire tali somme in un bilancio, appunto quello dell’Ente, che non consente adeguati margini di intervento se vogliamo rispettarne gli equilibri”. 

Anche Umbertide si unisce alla protesta e spegne le luci della Rocca. “Umbertide, insieme a tanti altri Comuni umbri e italiani vuol far sentire la sua voce attraverso questa protesta simbolica - dice il sindaco Luca Carizia - per chiedere un intervento consistente da parte del Governo centrale in modo da dare una risposta certa a seguito dei rincari di luce e gas che stanno mettendo a dura prova tante famiglie e imprese. Tali rincari avranno un impatto molto importante in termini di aumento di spesa anche sui bilanci dei comuni. Per tutte queste ragioni riteniamo di non poterci sottrarre dal chiedere certezze al Governo”.

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