rotate-mobile
Cronaca

Non riescono ad avere figli e si "prendono" la bimba di una ragazza madre: condannati

Il giudice ha condannato la coppia a 3 anni e 4 mesi di carcere. Condannata anche la madre della bambina a 2 anni e due mesi. Il fatto è avvenuto in un comune della Media Valle del Tevere

Si erano incontrati per caso. E tutto ruota intorno al desiderio di una coppia di avere un figlio.  Tutto ha inizio quando marito e moglie incontrano la protagonista di questa storia: una ragazza madre 18enne fuggita dalla Romania perché rimasta incinta di un uomo non voleva riconoscere il nascituro. La coppia, che da mesi era in cura per riuscire a concepire un bambino, sancisce un accordo segreto con la ragazza: crescere la bambina come fosse loro e permettere alla giovane di vedere la piccola ogni volta che vorrà.  I futuri genitori abitano in un centro della Media Valle del Tevere.

La bambina nasce il 5 aprile del 2006. L'accordo appare inizialmente come la migliore soluzione per tutti. Passano, però, solo quattro mesi e il sogno si spezza. Una suora, vedendo improvvisamente la coppia insieme al neonato si insospettisce e denuncia il tutto alle forze dell'ordine. Viene avviata in tempo record un'indagine con la quale si scopre la verità. Il reato è quello di alterazione di stato civile. Un reato che nasce dal fatto che il marito della donna, invece, di segnare all'anagrafe la piccola con il nome della madre naturale, decide di segnarla con il suo cognome, saltando in questo modo le procedure di adozione.

La bambina viene così strappata dalle braccia della 18enne che, senza lavoro, si vede costretta a darla in adozione a una nuova coppia di cui, per ovvi motivi legale non ne conosce l'esistenza. Passano anni interminabili, durante i quali la vicenda finisce in tribunale. Ed è proprio nelle aule del palazzo di giustizia che si cerca di far emergere la verità. In base alla difesa, la donna non aveva alcune intenzione di cedere la piccola, ma di darla alla coppia in affidamento temporaneo o almeno fino a quando non sarebbe riuscita a mantenerla con le proprie forze. Posizione diversa per la coppia, difesa dall'avvocato Ulivucci.

In base alla sentenza emessa dal collegio presieduto dal giudice Restivo, i due avrebbe coscientemente alterato lo stato civile della bambina con l'intenta di rendere la piccola loro figlia legittima. Diversa la posizione della madre che, avrebbe dato il consenso ma per motivi di particolare valore morale o sociale. La coppia è stata così condannata a 3 anni e 4 mesi, mentre la donna, difesa dall'avvocato Massimo Brazzi a 2 anni e due mesi.  

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Non riescono ad avere figli e si "prendono" la bimba di una ragazza madre: condannati

PerugiaToday è in caricamento