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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

LA CURIOSITA' | Un codice etico per i volontari di Protezione Civile: le regole su regali, utilizzo dei mezzi, scelta fornitori, fondi e social

Il volontario deve rappresentare un esempio di sicurezza, integrità e trasparenza. Il codice approvato dall'assemblea regionale dei gruppi e associazioni

"Il Volontario di Protezione Civile della Regione Umbria deve sostenere e promuovere i più elevati standard di condotta etica e professionale e svolgere i propri compiti con onestà, integrità e professionalità". "Il Volontario dovrà essere un modello di riferimento e per questo dovrà adottare il medesimo comportamento che vorrebbe vedere negli altri durante lo svolgimento delle stesse attività". Sono soltanto due regole di molte altre scritte a fuoco nel Codice Etico del Volontariato di Protezione Civile della Regione dell’Umbria, documento tra i primi se non il primo a livello nazionale per questa tipologia di volontariato,deliberato  dall’Assemblea di tutte le Organizzazione di Volontariato di Protezione Civile iscritte alla Consulta Regionale, sia Gruppi Comunali che libere Associazioni. Da tempo il volontariato umbro stava confrontandosi sulla necessità di elaborare un Codice Etico, non perché il comportamento dei  volontari fosse inadeguato o amorale, bensì per chiarire in maniera univoca situazioni che avrebbero potuto portare ad interpretazioni diversificate o poco chiare all’interno di una risorsa nazionale quale il volontariato  che invece deve rappresentare  un esempio di sicurezza, integrità e trasparenza.

"Questo importante documento - ha spiegato Claudio Serrani Presidente dell’attuale Consulta Regionale del Volontariato di Protezione Civile - rappresenta una guida per  aiutare il mondo del volontariato a risolvere problemi etici in un ambiente globale sempre più complesso e  per orientare il nostro impegno in maniera tale per raggiungere elevati  standard di integrità.  Riteniamo che condurre le nostre attività in modo etico sia fondamentale per il nostro successo, inteso quale efficienza ed efficacia della nostra azione  e, questo Codice è una dichiarazione pubblica  di conferma che l'integrità è alla base di tutto il nostro operato”.

Il Codice etico è chiaro sul comportamento da tenere in caso di regali o benefici proposti al singolo volontario: "Ricevere regali o benefici personali in relazione alla propria attività prestata quale Volontario può apparire come l’ instaurazione di un obbligo nei confronti del donatore che può danneggiare la reputazione del Volontariato di Protezione Civile mettendo in discussione la sua indipendenza, imparzialità e integrità. Generalmente ci si aspetta che il Volontario rifiuti tutti i regali, l'ospitalità e i premi mentre opera per il Volontariato di Protezione Civile della Regione Umbria". Insomma è meglio sempre rinunciare ringraziando. Unica eccezione per doni simbolici che comquenque vanno dichiarati: "Un regalo occasionale di valore nominale inferiore ad € 30,00 può essere accettato ma deve esserne data comunicazione al Responsabile dell’Organizzazione di appartenenza".

Regole chiare anche sull'utilizzo dei parco macchine o attrezzature varie: "I veicoli del Volontariato di Protezione Civile della Regione Umbria devono essere utilizzati solo per scopi ufficiali e non possono essere utilizzati per viaggi non correlati all’attività del Volontariato di Protezione Civile a meno di deroghe del Responsabile dell’Organizzazione e del recupero di tutti i costi secondo quanto stabilito dal Regolamento di ciascuna Organizzazione". Massima attenzione e trasparenza anche sull'acquisto con fondi della Protezione civile di materiali e merci per evitare favoristismi e aiutino ad amici rispetto ad altri fornitori: E’ fatto divieto abusare dei fondi del Volontariato di Protezione Civile della Regione Umbria (né consentirne l'uso improprio) spendendo denaro in questioni non correlate all’attività del Volontariato o impegnandoli per spese inutili o inefficienti. L’acquisizione di materiali o servizi da un fornitore generalmente deve essere condotta in modo competitivo in modo da ottenere le migliori condizioni per il Volontariato di Protezione Civile della Regione Umbria".

 Un capitolo del Codice Etico dedicato all'utilizzo dei social quando si ricopre un ruolo in Protezione civile dove in pratica si ribadisce continenza e rispetto e scindere il pensiero personale dal ruolo del volontario: Il Volontariato di Protezione Civile utilizza sia i media tradizionali che quelli digitali come Facebook, Twitter, Flickr, Instagram, Wiki, blog e pagine web come strumenti fondamentali per informare la collettività e suscitare interesse per la propria attività. Fa parte dei doveri ufficiali del Responsabile dell’Organizzazione, o suo delegato, interfacciarsi con i media, pubblicare sui social media o pubblicare digitalmente o in altro modo; questi, comunque, non deve avanzare il proprio punto di vista personale o sostenere una posizione su una questione che non sia condivisa e supportata dall’ Organizzazione di appartenenza. Quando si utilizzano i social media per scopi personali, è consigliabile aggiungere un disclaimer nel proprio profilo che le opinioni manifestate sono personali e non necessitano dell'approvazione dell’ Organizzazione di appartenenza".

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