Tergicristalli rotti e antenne strappate, questa volta i vandali distruttori delle auto in sosta sono stati presi: via la processo
Città di Castello, i due imputati erano stati visti da un residente, affacciato alla finestra, mentre danneggiavano le macchine parcheggiate
Auto vandalizzate, danni per migliaia di euro. Tutto per noia, forse, o per altri motivi illogici. Due giovani sono finiti sotto processo (un terzo è stato giudicato dal Tribunale per i minorenni) per il reato di danneggiamento.
Due giovanissimi tifernati, difesi dagli avvocati Gianni ed Eugenio Zaganelli, che una sera di febbraio del 2014, se la presero con le auto in sosta a Città di Castello. Alla finestra, però, c’era un residente nella zona degli atti vandalici che chiamò subito la Polizia.
Erano le 22.30 di un sabato sera, quando alla sala operativa del Commissariato di Città di Castello era giunta una chiamata: “Tre persone hanno danneggiato delle auto in sosta nel centro cittadino”.
I poliziotti, giunti sul posto, avevano raccolto la testimonianza di un residente che aveva visto tutto dalla finestra e aveva chiamato le forze dell’ordine, fornendo anche una descrizione delle tre figure.
La pattuglia aveva compiuto un giro di controllo nelle immediate vicinanze e aveva trovato tre giovani, due maggiorenni e un minorenne, che corrispondevano alla descrizione fornita dal testimone.
Portati in Commissariato non avevano fornito alcuna spiegazione del loro gesto, cioè del perché avessero strappato i tergicristalli, spezzato le antenne radio e graffiato le carrozzerie di tre vettura, facendo sorgere sospetti anche per analoghi episodi avvenuti sempre a Città di Castello settimane prima.
Le vettura avevano riportato danni per oltre 1.500 euro. Oggi i due imputati sono chiamati a comparire davanti al giudice del Tribunale penale di Perugia.