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Cronaca

"Rivoluzione" in Umbria, per le emergenze ci sarà un solo numero: ecco come funzionerà e cosa cambia

Firmato il protocollo d’intesa con la Regione Marche per la realizzazione di una centrale unica di risposta per le due regioni: "Maggiore efficienza nei tempi di risposta e risparmio di risorse"

L’Umbria verso l’attuazione del 112, il numero unico per le emergenze. Una piccola, ma grande rivoluzione che consentirà di gestire diversamente e in maniera più rapida le richieste di emergenza e tutti i numeri, dai vigili del fuoco a quello della polizia, confluiranno nella centrale unica del 112.

E proprio questa mattina , a Roma,  è stato firmato il protocollo d’intesa con la Regione Marche per la realizzazione di una centrale unica di risposta per le due regioni A sottoscriverlo, i Presidenti delle due Regioni: “Con questo accordo per la centrale unica per il 112, il nuovo numero di emergenza, compiamo un salto di qualità di grandissima rilevanza, aumentando notevolmente il grado di sicurezza per i cittadini italiani e soprattutto per quelli stranieri che potranno contare sul servizio multilingue”.- commenta la presidente Catiuscia Marini..

 “Il servizio, che non riguarderà solo l'emergenza sanitaria del 118, ma convoglierà anche tutti gli altri numeri di emergenza, garantendo  anche una maggiore efficienza ed efficacia dei tempi di risposta, e quindi di intervento dei rispettivi organi e corpi interessati al tipo di chiamata”.

Il numero unico 112 rappresenta un modello di servizio di emergenza unico. E’ un  servizio gratuito, con un numero semplice da memorizzare, consente la  localizzazione geografica del chiamante, della gestione dei sistemi di chiamata automatica da veicolo in movimento, dei servizi multilingua e dello scambio delle chiamate in modo integrato tra i quattro servizi di soccorso (Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco ed Emergenza Sanitaria).

“Accanto alla maggiore efficienza per la gestione di una emergenza, la centrale unica del 112 – prosegue la presidente della Regione Umbria- permetterà un significativo risparmio di risorse ed un utilizzo più razionale del personale. Altrettanto importante – conclude – l’accordo sottoscritto tra Umbria e Marche con la Regione Toscana per il 'disaster recovery' perché mette reciprocamente al riparo ciascuna delle centrali da ogni tipo di emergenza che dovesse bloccarne l’operatività”.

 Tutte le richieste di emergenza, sia da telefono fisso che mobile, confluiscono presso la Centrale Unica di Risposta CUR NUE 1-1-2, che si pone come filtro attivo tra il cittadino che segnala una situazione di emergenza e le attuali centrali operative esistenti. La Centrale Unica, dunque, si occupa della ricezione delle chiamate, della gestione del primo contatto e le smista all’ente competente per la gestione dell’evento di emergenza: Arma dei Carabinieri (112), Polizia di Stato (113), Vigili del Fuoco (115), Emergenza Sanitaria (118).

Infine, verrà realizzata un’unica Centrale Unica di Risposta per le Regioni Marche e Umbria, con sede presso l’Interporto di Jesi (AN), in modo da raggiungere un più ampio bacino d’utenza rispetto al piano generale. Interessata una popolazione che, complessivamente nelle due regioni, supera i 2 milioni e 400mila.  L’attivazione è prevista nel terzo trimestre del 2018.

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