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Cronaca

Bollettino medico della Direzione regionale Sanità: sono 6 ad oggi i casi di coronavirus. Due soli i ricoverati

Dopo la nota ufficiale del comune di Città della Pieve, è arrivato il ripielogativo al 3 marzo dei contagi ufficiali dopo analisi e contro-analisi

La task-force della Regione anti-contagio ha diramato, dopo la conferma del comune di Città della Pieve di un nuovo contagio, il bollettino medico che riguarda tutta l'Umbria. Ai due dei giorni scorsi se ne aggiungono altri 4 portanto il totale al momento a sei casi.   "Sono 4 i nuovi casi accertati in Umbria di persone affette da infezione da coronavirus. Si tratta di 4 soggetti monitorati da qualche giorno dai servizi sanitari. Al momento 2 di loro sono in isolamento fiduciario a casa e in buone condizioni, un terzo paziente è ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale di Perugia e il quarto è stato, per precauzione, ricoverato nel reparto di malattie infettive a Perugia". La situazione è completamente sotto controllo ed era ampiamente previsto l'aumento dei casi di contagio in Umbria. Non ci sono focolai locali, sono tutti contagi da importazione.

IL CASO DI CITTA' DELLA PIEVE - Terzo caso accertato di coronavirus. Si tratta di un uomo che è stato recentemente a Milano. A renderlo noto è il sindaco di Città della Pieve Fausto Risini in una nota diffusa su Facebook: "Questa mattina ho ricevuto comunicazione ufficiale della presenza di 1 caso positivo al virus Covid-19 nel nostro Comune. Il soggetto, che ha riferito di essere stato a Milano, al momento attuale si trova in carico al servizio sanitario. Il nucleo familiare ed i contatti diretti avuti, sono stati avvisati e sottoposti a quarantena.

L'Amministrazione è in stretto contatto con Asl, Prefettura e task force regionale per trattare e monitorare con la massima attenzione l'evoluzione della situazione, anche ai fini dell'adozione di eventuali provvedimenti di competenza. Non appena la Asl avrà effettuato tutti i necessari accertamenti sanitari -  aggiunge ancora - sarà data tempestiva comunicazione delle iniziative che verranno intraprese a riguardo.

Così come avvenuto nei giorni scorsi, di concerto alla Regione Umbria e tutte le Istituzioni coinvolte, ricordo ai cittadini di prestare attenzione nel rispettare le buone pratiche di prevenzione igenico-sanitarie e di rivolgersi telefonicamente, per eventuali chiarimenti, al proprio medico di famiglia, al proprio pediatra o al numero verde messo a disposizione dalla Regione Umbria (800 63 63 63), attivo 7 giorni su 7, dalle ore 8 alle ore 20.
Mentre nelle ore serali e di notte è previsto un rimando al numero verde gratuito 1500, attivato dal Ministero della Salute".

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