Coronavirus Umbria | Sono passati da 39 ad 82 i pazienti "guariti clinicamente". Ecco cosa vuol dire e cosa comporta
E' uno dei dati più rilevanti e che più ci fa ben sperare sul fronte del contagio. Spieghiamo la differenza tra guariti in via definitiva e quelli per il momento clinicamente
Nei bollettini medici sul contagio in Umbria si è ormai soliti trovare due diverse statistiche in fatto di persone guarite: i guariti (completamente) e quelli guariti clinicamente. E' di oggi la notizia che i guariti clinicamente sono balzati da 39 ad 82 di cui 42 residenti in provincia di Perugia e 40 in quella di Terni. Ma che differenza c'è a livello medico tra le due categorie? E i clinicamente guariti possono tornare alla vita di tutti i giorni? A beneficio dei nostri lettori ecco la spiegazione che è stata realizzata dalla task-force sanitaria dell'Umbria.
BOLLETTINO MEDICO DEL 29 MARZO 2020
I pazienti clinicamente guariti - Sono tutti quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
L'ANALISI E LE BUONE NOTIZIE (DI GIORNATA)
I paziente ufficialmente guariti - Sono invece quelli che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro. E possono tornare alla vita di tutti i giorni.