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Cronaca Umbertide

Uccise a coltellate il padrone di casa, torna in carcere l'assassino

Dopo la condanna in primo grado per il delitto di Umbertide, aveva ottenuto gli arresti domiciliari

Aveva ucciso un connazionale il 17 ottobre del 2020, a Umbertide. Dopo un periodo di detenzione, si trovava ai domiciliari a casa di un familiare. Misura concessa dal Tribunale di Perugia su richiesta dei suoi difensori. Decisione contro la quale la Procura aveva fatto ricorso, chiedendo che l'uomo, 42 anni, rimanesse in carcere. 

La Corte d'appello di Perugia ha deciso di accogliere l'istanza degli uffici di via Fiorenzo di Lorenzo, ripristinando il carcere per l'imputato. Per i giudici, determinante sarebbe risultate l'efferratezza e la brutalità dell'omicidio, ma anche il cocreto pericolo di fuga. Da qui la decisione di ripristinare la misura del carcere in attesa della sentenza definitiva. La vittima aveva 35 anni ed era il proprietario di casa dove viveva il presunto assassino. A scatenare l'omicida sarebbero stati futili motivi, gelosia per la ragazza della vittima e un debito di neanche 200 euro. Il 42enne era stato condannato in primo grado a 12 anni di reclusione. 

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