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Cronaca

Truffa ai danni del Comune, rinviata ad aprile l'udienza preliminare a carico del sindaco di Passignano

Per l'accusa l'assunzione nel gruppo consiliare del Pd sarebbe stata fittizia per poter ottenere i versamenti contributivi

Rinviata al 4 aprile la decisione del giudice per l’udienza preliminare sul rinvio a giudizio, o proscioglimento, per i reati di truffa aggravata a carico di Sandro Pasquali, attuale sindaco di Passignano sul Trasimeno.

Secondo l’accusa Pasquali avrebbe commesso il reato di truffa aggravata e continuata ai danni del Comune nel momento in cui era stato assunto nel febbraio del 2020 dal gruppo regionale del PD e, giusto dopo un mese, aveva chiesto e ottenuto l'aspettativa senza stipendio, giustificando tale sua richiesta proprio con le funzioni sindacali svolte.

La Procura di Perugia contesta al politico di avere ottenuto il versamento dei contributi previdenziali da parte del Comune di Passignano in maniera indebita perché il rapporto di lavoro in Regione sarebbe risultato fittizio e finalizzato proprio a ottenere i contributi previdenziali.

Il sindaco Pasquali, difeso dall’avvocato Nicola Cittadini, è già stato interrogato dal sostituto procuratore, spiegando di aver sempre agito correttamente e contestando l'accusa sulla strumentalità dell'instaurazione del rapporto di lavoro, come ribadito dal difensore nella memoria consegnata al gup nella quale si spiega la natura del contratto di lavoro e le sue modalità di svolgimento.

Il giudice ha rinviato al 4 aprile del 2023 per la decisione.

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