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Cronaca

Cannara, soldi pubblici all'azienda di famiglia: scoppia il caso

Oltre all'inchiesta in corso, anche la politica si muove: chiesta la testa del sindaco e anche l'annullamento di bando per l'agricoltura con troppi parenti vincenti

"Chiederemo al consiglio di sfiduciare non solo il sindaco ma anche una gestione che ha il sapore clientelare": l'accusa porta la firma dei consiglieri comunali di Cannara Gareggia, Agostinelli e Pastorelli che insieme al consigliere regionale di Fare Italia, Franco Zaffini, chiedono la testa di Giovanna Petrini dopo l'inchiesta sull Programma di sviluppo rurale per l'Umbria "vinti" da una società gestita da un parente di primo grado di un dirigente regionale che avrebbe curato direttamente la pratica.

Denari arrivati dopo "la riapertura del bando a sorpresa proprio su richiesta del Comune di Cannara" e i giorni successivi sarebbe arrivata la candidatura di questa società con tanto di fax protocollato. 

"Chiederemo ufficialmente alla Regione - ha spiegato Zaffini - di annullare il bando per questa situazione oggetto di inchiesta, ma anche perchè nello stesso fondo ci sono altre anomalie: assegnazioni ad altri familiari di dirigenti e persino di un assessore del quale chiedemmo a suo tempo la sfiducia". Secondo i consiglieri di opposizione ci fu una proroga del bando su richiesta del Comune di Cannara per altri 10 giorni utili ad inviare altre domande di aziende private. E 24 ore dopo ci fu il via libera della Giunta regionale.

"Gli assessori vanno e vengono - ha concluso Zaffini - ma i dirigenti hanno un potere molto importante nella gestione dell'Umbria. Ritengo che sia giusto vigilare su certi comportamenti che possono essere anche di natura clientelare oltre che familiare".

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