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Cronaca Spoleto

Complici dei clandestini per interesse: mille euro per far ottenere permesso di soggiorno

Mille euro per avere finte buste paga, finto lavoro, finto contratto. Sono 72 dall'inizio dell'anno gli stranieri regolarizzati senza motivo, oltre 50 i fiancheggiatori italiani. L'ultimo caso scoperto dai Carabinieri del Nil

Ha pagato mille euro per poter avere le giuste credenziali, ma senza avere un lavoro e un contratto vero, per poter restare in Umbria con un permesso di soggiorno "autentico" ma ovviamente falsato dalle finte buste paga e posti di lavoro inesistenti. Ma lo straniero scoperto è solo la punta di un fenomeno sommerso: infatti nella stessa inchiesta sono stati scoperti altri 12 stranieri "impiegati d'ufficio" ma senza certezza che anche loro abbiano pagato per la truffa. La scoperta è stata fatta dai militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro che hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Perugia una consulente del lavoro di Spoleto che è risultata "aver costituito 13 rapporti di lavoro fittizi in favore di altrettanti lavoratori che di fatto non hanno mai prestato alcuna attività lavorativa".

IL METODO Dalle indagini compiute è emerso che la professionista, mediante l’ inserimento di falsi dati occupazionali sulla banca dati del Ministero del Lavoro (di cui aveva le credenziali di accesso grazie alla propria attività di consulente) e la compilazione di false buste paga, ha precostituito i suddetti rapporti di lavoro così determinando in favore dei finti lavoratori false posizioni assistenziali e previdenziali presso l’INPS.

I lavoratori interessati sono risultati essere tutti cittadini extracomunitari di origine marocchina. La falsa documentazione di lavoro prodotta dalla consulente è stata utilizzata, dagli stranieri per motivare la permanenza sul territorio italiano ed ottenere così il rilascio od il rinnovo del permesso di soggiorno, ovvero, per dimostrare i requisiti per il ricongiungimento di familiari stranieri residenti all’estero.

FENOMENI E DATI - Dall'inizio dell'anno sono stati denunciate 57 persone per aver costituito falsi rapporti di lavoro con cittadini extracomunitari, finalizzati all’emersione dal lavoro nero e al rilascio o rinnovo del Permesso di Soggiorno, ovvero per l’ottenimento di indennità di disoccupazione in assenza dei prescritti requisiti. Settantuno sono i rapporti di lavoro finora disconosciuti in tale contesto, riferiti a cittadini stranieri, perlopiù di origine magrebina, ma anche cinesi e russi.

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