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Cronaca

"Fratello mio in Gesù, ti ho destinato 1,5 milioni di dollari per la carità, rispondimi", ma è una truffa

Caselle di posta elettronica inondate dall'ennesima mail della cosiddetta "truffa nigeriana", della vedova che lascia tutti i suoi beni al "buon samaritano", in cambio di denaro

Un appello biblico per spillare soldi con la cosiddetta “truffa nigeriana”, senza neanche tradurre il messaggio, spedito direttamente in inglese.

“Mio caro nel Signore, saluti a voi nel nome del nostro Signore Gesù Cristo”. Inizia così la mail appena giunta. Un messaggio che punta subito sulla carità cristiana: “È stato dopo aver esaminato il tuo profilo che mi sono sentito spinto a contattarti con questa importante questione con fede e fiducia che sarai un buon assistente per quest'opera di Dio”.

Poi il mittente si presenta: “Sono la signora Isabella Dzsesszika del Kuwait. Sono stato sposato con il signor Mseswa Dzsesszika, che ha lavorato con l'ambasciata del Kuwait in Costa d'Avorio per 15 anni prima della morte nel 2010. Siamo stati sposati per 13 anni senza figli. Morì dopo una breve malattia che durò solo quattro giorni. Prima della sua morte eravamo entrambi forti credenti. Dopo la sua morte ho deciso di non risposarmi o di non avere un figlio dalla mia casa matrimoniale contro cui la Bibbia è contraria”.

Uno potrebbe dire: cosa me ne importa? Povera donna, al massimo. Ed ecco la sorpresa: “Quando il mio defunto marito era in vita, ha depositato l'importo di 1,5 milioni di dollari in una banca qui ad Abidjan, la capitale economica della Costa d'Avorio. Attualmente, il mio medico ha confermato che ho una grave malattia che è un problema di cancro”. Proseguendo la scrittura della mail, però, si deve essere confusa, visto che scrive che “quello che mi disturba di più è il mio ictus”.

Viste le sue condizioni, la donna ha deciso di “donare questo fondo a una chiesa o ad un individuo che utilizzerà questo denaro nel modo in cui intendo istruire qui. Voglio una persona o una chiesa che utilizzerà questo fondo per gli orfanotrofi, aiutando le vedove, diffondendo la parola di Dio e adoperarsi affinché la casa di Dio sia mantenuta”.

La “mano benedetta” individuata dalla donna, seguendo la Bibbia, è proprio quella del destinatario della mail, chiamato a vigilare che “questi soldi non saranno usati in modo empio”. Quindi l’invito a rispondere alla mail, accettando di farsi tramite tra la signora, Dio e la carità.

“Non appena riceverò la tua risposta, ti fornirò maggiori dettagli sul finanziamento e su come verrà trasferito rapidamente a te senza indugio. Voglio che preghi sempre per me”.

Se rispondete alla mail, ne seguiranno altra, con richieste di denaro per pagare il notaio che deve redigere i documenti per il passaggio dei soldi, per la banca che deve sbloccare la somma. Ed è qui che risiede la truffa.

La signora, molto educatamente, saluta: “In attesa di ricevere una tua risposta. Rimani benedetto nel Signore. Tua sorella, Sig.ra Isabella Dzsesszika”.

Se siete arrivati fino in fondo alla mail, cestinatela.

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