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Cronaca Città di Castello

Truffa all'Inps a Città di Castello: denunciati 2 imprenditori e prestanome

La Finanza di Città di Castello ha scoperto una truffa ai danni dell'Inps messa in atto da un'azienda nel settore della tipografia. Denunciati 2 imprenditori ed un prestanome

Falsi licenziamenti di operai per truffare l'Inps, ottenendo agevolazioni sui contributi. Questo è lo strategemma messo in atto da un’azienda operante nel settore tipografico e cartotecnico di Città di Castello che, ricorrendo ad un articolato quanto insidioso sistema di frode, era riuscita ad ottenere un’indebita riduzione dei contributi previdenziali simulando la cessazione della propria attività e collocando “in mobilità” 10 dipendenti.

Il disegno fraudolento prevedeva quindi l’immediata costituzione di una nuova società cheriassorbiva gli stessi lavoratori, nel contempo iscritti nelle liste di mobilità, con conseguente ottenimento degli sgravi contributivi previsti in questi casi.

Solo pazienti accertamenti, svolti con la collaborazione di personale dell’INPS di Perugia, hanno permesso alle fiamme gialle di scoprire il particolare sistema di frode, ricostruendo analiticamente i vari “passaggi” aziendali dei lavoratori così artatamente riassorbiti dalla nuova società, costituita ad hoc per eludere i controlli e rendere autonome le due figure societarie modificandone la sede aziendale e la compagine societaria.

E’ stato così accertato che i due amministratori della società che formalmente aveva “licenziato” gli operai, in effetti continuavano ad operare nella nuova società, formalmente amministrata da un prestanome, utilizzando gli stessi macchinari, avvalendosi della medesima clientela e  degli stessi operai.

Gli sgravi contributivi derivanti dalla riassunzione dei 10 lavoratori in mobilità sono stati quantificati in circa 42.000 euro per un anno di attività. I due imprenditori ed il prestanome sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Perugia per il reato previsto dall’art. 640 bis del c.p. (truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche), in concorso tra di loro, mentre sarà la Procura Regionale della Corte dei Conti di Perugia ad occuparsi dei connessi profili amministrativi relativi al recupero dei contributi indebitamente percepiti.

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