Una Play Station 4 ad appena 100 euro. Sarebbe bastato il prezzo per far sospettare una truffa. La ricarica della carta prepagata, poi, avrebbe dovuto accendere il segnale d’allarme.

Un 27enne, difeso dagli avvocati Giuseppe De Lio e Margherita Di Giorgio, è finito sotto processo con l’accusa di truffa perché “con artifizi e raggiri consistiti nel pubblicare sul sociale network Facebook un’inserzione inerente la venita di una consolle Sony Play Statio 4, intrattenendo conversazioni mediante servizio di messaggistica Whatsapp”, utilizzando il numero di cellulare della convivente, “dissimulando la mancata volontà di adempiere” agli obblighi della compravendita, induceva in errore la persona offesa e “si procurava l’ingiusto profitto di 102 euro” sottraendoli alla vittima, una donna sudamericana di 53 anni che voleva regalare la consolle al figlio, visto che era il periodo di Natale dello scorso anno.

La somma veniva accreditata dalla vittima sulla carta ricaricabile intestata all’imputato, ma il bene “non veniva mai consegnato, né la somma restituita”.

La Procura di Perugia contesta anche l’aggravante “per aver commesso il fatto profittando della minorata difesa della persona offesa in relazione alle circostanze di luogo, ovvero alla condizione della trattativa a distanza, con mezzi telefonici e telematici” che avrebbero impedito la corretta identificazione del venditore e nascosto “le manovre fraudolente”.

L'uomo è stato rinviato a giudizio e l'udienza si terrà il 3 aprile del 2023.