Truffa dalla falsa identità: 30 euro per ogni passaggio di proprietà fasullo per ripulire le auto rubate: in due sotto processo
Dati fasulli e targhe contraffatte per indurre in errore gli impiegati del Pubblico registro automobilistico e i compratori delle vetture
Si faceva pagare per fare da prestanome nei falsi passaggi di proprietà per vendere auto di dubbia provenienza. Alla fine li hanno scoperti e in due sono finiti sotto processo per truffa e falso.
I due imputati, difesi dagli avvocati Giuseppe De Lio, Ciro Baiano, Pasquale Davide De Marco e Alexander Pesaresi, sono accusati di avere “in concorso tra loro uno quale esecutore materiale e l’altro quale intestatario fittizio, mettendo a disposizione del primo i propri dati personali, per il corrispettivo di 30 euro a ogni passaggio di proprietà, inducevano in errore il funzionario del Pubblico registro automobilistico, al fine di ottenere il passaggio di proprietà” di un’autovettura dal proprietario a uno dei due imputati e poi a un altro acquirente.
Per ottenere il passaggio di proprietà avrebbero prodotto carta di circolazione e certificato di proprietà falsi utilizzando i dati di uno degli imputati e la targa di un’auto intestata a un terzo soggetto.
La Procura di Perugia contesta anche l’accusa di truffa perché in concorso tra loro avrebbero tratto in inganno il compratore della vettura “sulla veridicità di tale documentazione e sull’autenticità delle informazioni” quando la targa era di un’altra auto, procurandosi l’ingiusto profitto di 18mila euro.
La vittima si è costituita parte civile tramite l’avvocato Rocco Ascanio.
Il giudice per l’udienza preliminare ha rinviato a giudizio i due che dovranno comparire di fronte al giudice monocratico l’11 gennaio del 2023.