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Cronaca Cascia

In due per truffare gli anziani umbri: ecco la nuova tecnica sfruttando il buon nome del Tribunale

Si spacciava per un addetto alla riscossione della IV Sezione penale del Tribunale di Roma incaricato di riscuotere, tramite mediazione, una somma importante che stava alla base di una contravvenzione penale. Obiettivo: farsi dare qualcosa come 7mila euro da un anziano e ignaro sacerdote di Cascia. Per cercare di convicere il prete umbro, il truffatore aveva ribadito che se non avesse pagato la multa sarebbe salita a 18mila euro più il procedimento penale.

Per rendere più credibile la storia aveva utilizzato un complice che spacciandosi per un sacerdote era disposto ad aiutarlo: avrebbe fatto cancellare il processo penale ma servivano almeno seimila euro. L'anziano sacerdote non ha abboccato ed ha chiamato i Carabinieri avviando quindi le relative indagini per identificare l’utenza telefonica utilizzata per le telefonate ed infine il soggetto che effettuava le chiamate. Lo stesso risultava essere un pregiudicato residente nell’hinterland milanese. Successivamente è stata identificata l’intestataria dei conti correnti sui quali sarebbero dovuti transitare i soldi. La denuncia per frode è scattata nei confronti di due milanesi che erano soliti raggirare persone anziane residenti anche in altre zone della Regione in particolare nella zona dello spoletino e dell’alto ternano.

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