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Cronaca

Altro che avvocato, è un truffatore: perugina spennata di tutti i suoi risparmi, ecco la storia

Chiuse le indagini per un sedicente avvocato che sarebbe riuscito a raggirare una donna per 10mila euro con la solita tecnica del finto incidente

Si sarebbe fatto consegnare da un'anziana perugina tutti i risparmi che aveva in casa, fingendosi l'avvocato del figlio, rimasto coinvolto in un fantomatico incidente stradale. E' la triste realtà delle molteplici truffe ai danni di anziani e persone indifese, messe in scena con abilità e al punto tale da convincere le proprie vittime a farsi dare anche 10mila euro in contanti.

Il sostituto procuratore Carmen D'Onofrio, ha chiuso le indagini a carico di T.P, romeno di 40 anni, inquisito per aver avuto il ruolo del sedicente avvocato nel raggiro ai danni della malcapitata, una anziana perugina caduta in pieno nella trappola dei malviventi. I fatti contestati risalgono al 2015; è un pomeriggio di luglio quando la signora riceve una chiamata allarmante dal finto avvocato, dicendole che il figlio aveva avuto un incidente stradale e che si trovava dai Carabinieri.

A quel punto, grazie all'aiuto di un complice - allo stato mai identificato - si sarebbe fatto consegnare i risparmi dell'anziana con la scusa di aiutare il figlio. Ovviamente, tutto falso: sia l'incidente, che l'avvocato. Ma quando la vittima si accorgerà di essere stata raggirata senza pietà, facendo leva su una madre (anziana) in pensiero per il proprio figlio rimasto coinvolto in un sinistro, sarà ormai tardi. Da lì la denuncia alle forze dell'ordine e l'avvio delle indagini, che hanno portato al 40enne, difeso dall'avvocato Michele Iacomi, ora accusato di truffa in concorso. 

Purtroppo sempre più spesso truffatori senza scrupoli, palesandosi per sedicenti legali, finti Marescialli dei Carabinieri o addetti Enel, ingannano gli anziani, tanto che le forze dell'ordine hanno più volte fatto incontri con la popolazione o stilato dei manuali con l'identikit dell'ingannatore seriale e le tecniche utilizzate. Il raggiro parte spesso con una telefonata e le tecniche possono essere disparate: la telefonata del finto nipote che esordisce con “indovina chi sono”, lasciando all’anziano il compito di fornirgli le informazioni per poi dare l’avvio alla sceneggiatura della truffa, oppure arriva la telefonata shock dove i truffatori spacciandosi per avvocati, dottori o Poliziotti/Carabinieri, sostengono che un parente stretto (di solito figlio o nipote) avrebbe causato un incidente, con tanto di assicurazione scaduta e la possibilità, ovviamente dietro pagamento,di fargli evitare il carcere. 

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