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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Padre disperato minaccia il figlio tossicodipendente con un coltello alla gola, condannato

L'anziano ha patteggiato la pena, ma la sua azione ha salvato il ragazzo che ha cambiato vita

La vita con un figlio tossicodipendente può essere dura, difficile e stancante. Può accadere, quindi, che si perda la testa e si compiano azioni di cui poi ci si vergogna, oltre a doverne pagare le conseguenze penali.

Ed è quello che è accaduto ad un anziano genitore il cui figlio, vittima della droga, entrava e usciva dalla comunità, con continue preoccupazioni, litigi, chiamate nel cuore della notte, timori per una morte violenta o improvvisa.

Un giorno, nell’altalenante percorso di rinascita tra l’entrata e l’uscita da una comunità di recupero, dall’allontanarsi da amicizie e luoghi pericolosi, e il ritorno a casa, tra gli affetti più cari, scoppia una lite. Incomprensioni, paure e recriminazioni esplodono nella cucina. Padre e figlio si rinfacciano mancanze, colpe e accuse. Finché l’uomo prende un coltello e lo punta al collo del giovane, minacciandolo di morte.

Episodio che finisce sul tavolo del maresciallo dei carabinieri e poi sulla scrivania del pubblico ministero, per arrivare sul bancone del giudice. L’uomo si trova a rispondere, difeso dall’avvocato Ilario Taddei, di un reato frutto dell’esasperazione, di una vita di sofferenza e anche di sensi di colpa. Una condizione che non è stata messa da parte dal pubblico ministero e dal giudice (anche se la legge non consente emozioni), tanto che la richiesta di patteggiamento ad 1 mese e 10 giorni, con pena sospesa, è stata accolta senza problemi. Dopo quell'episodio il giovane ha concluso il suo percorso riabilitativo ed è tornato ad una vita normale, senza droga.

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