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Cronaca Bastia Umbra

Vuole eliminare l'amante e spende 30mila euro, gioielliera senza pietà

E' finita davanti al giudice una donna di Bastia Umbra per aver fatto picchiare l'amante in due diverse situazione. L'uomo l'aveva minacciata di riferire tutto alla sua famiglia

Un segreto che deve rimanere tale. Lui sa tutto. Sa di quella seconda attività con cui arrotonda la sua attività di gioielliera per arrivare a fine mese. Non c’è altro da fare. Bisogna far picchiare l’amante, evitando che dica la verità alla sua famiglia.

La donna paga così tre amici per far picchiare l’uomo che senza pensarci due volte alla fine denuncia tutti e fa aprire un processo per rapina, lesioni e danneggiamento.

A rinviare tutti a giudizio il giudice Andrea Claudiani. La storia, come riporta il Messaggero Umbria, parte nel 2012 a Bastia. La donna. Nonostante avesse un’attività avviata e un fidanzato, aveva da tempo intrapreso una “carriera” da prostituta.

Ma è proprio uno dei suoi clienti a innamorarsi perdutamente della donna, diventando sempre più geloso di lei. L’uomo minaccia di dire tutto al padre. Lei non ci pensa due volte e paga alcune persone di Roma per mettere in atto il suo piano. 12mila euro la prima volta e ben 18mila la secondo, dato che l’uomo non demorde. La storia alla fine finisce in tribunale e gli imputati assistiti dagli avvocati Marco Brusco, Roberto e Francesco Massetani, Anna Maria Bruni e Francesco Lamonica, dovranno adesso difendersi dalle accuse

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