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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Travolge un motociclista e va a fare la spesa in pescheria: perugina evita il processo grazie ad uno scontrino

La donna aveva conservato la ricevuta della spesa, per il giudice è la prova che non c'era volontà nell'omissione di soccorso

Investe un motociclista e va a fare la spesa. Così almeno recitava la querela, secondo il giudice non aveva investito nessuno e proprio lo scontrino della spesa la salva dall’accusa di omissione di soccorso.

Una signora, difesa dagli avvocati Roberto Di Iorio e Alessandra D’Amato, era accusata di aver travolto, forse affiancandolo, un centauro alla guida di un motociclo. Forse era stato il centauro ad affiancarsi. La donna aveva sempre sostenuto di non aver colpito nulla e di essersi, eventualmente, accorta di aver fatto cadere un motociclista.

Neanche un minuto dopo il presunto incidente, inoltre, la donna si era fermata pochi metri più avanti, un una pescheria, a comperare del pesce. Conservando anche lo scontrino.

Così quando aveva scoperto di essere stata querelata per l’incidente non si era capacitata della cosa. Ancora più per il fatto che l’auto non aveva riportato segni di urti o strisciamenti. Sulla base di questi elementi e del famoso scontrino della pescheria, anche il pubblico ministero si era convinto del concorso nella caduta del motociclista da parte delle donna, come dell’assenza del dolo nel reato di omissione di soccorso.

Da qui la richiesta di archiviazione da parte della Procura, dopo due anni, e l’accoglimento del giudice.

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