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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Traffico illegale di rifiuti pericolosi: per risparmiare soldi inquinavano tutta l'Umbria

Il corpo forestale ha individuato quello che ritiene un traffico illecito di rifiuti ferrosi, per un valore complessivo di 1,6 milioni di euro. Da Gualdo Tadino è partita l'inchiesta regionale

Traffico illegale di rifiuti ferrosi in Umbria scoperto dalla Direzione distrettuale anti-mafia del capoluogo dell'Umbria. Dopo due anni di lunghe indagini la magistratura ha ufficialmente chiuso l'indagine ed ha indagato ben 86 persone  che hanno fatto parte a vario titolo a questa associazione criminale. Il volume di affari è di 1,6milioni di euro e il tutto si basava sulla raccolta abusiva del ferro che veniva o rinvenduto - nei guai una azienda perugina - oppure smaltito lungo campi, strade o in discariche abusive. 

Sequestrate cinque mila tonnellate tra ferro, fili, rame, piombo, alluminio, motori, ottone ed acciaio. L'associazione criminale secondo la Guardia Forestale proponeva all'aziende e agli artigiani un  prezzo di smaltimento assai inferiore rispetto alla raccolta legale e rispettosa dell'ambiente. Le indagini sono iniziate con il pedinamento da parte degli agenti dei comandi di Scheggia e Gualdo Tadino di alcuni furgoni e camioncini che raccoglievano rifiuti su richiesta.

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