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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Terrorismo suprematista e razzista, arresti e perquisizioni anche a Perugia

Operazione della Polizia di Stato di Genova, controlli anche in Umbria: indagati un 24enne di Castiglione del Lago e una 18enne di Gubbio

Un 22enne di Savona è stato arrestato dalla Polizia nel corso di un'operazione antiterrorismo avviata nei confronti di ambienti della destra radicale, ritenuti vicini al terrorismo di matrice suprematista.

Sono in corso anche 12 perquisizioni nei confronti di persone vicine al 22enne nelle città di Perugia, Genova, Torino, Cagliari, Forlì, Cesena, Palermo, Bologna e Cuneo. 

Il giovane è accusato di aver costituito un'associazione con finalità di terrorismo nonché di aver svolto azione di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale aggravata dal negazionismo.

L'attività investigativa, diretta dalla procura di Genova, è condotta dalle Digos di Genova e Savona e dal Servizio per il Contrasto dell'Estremismo e del Terrorismo Interno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione-UCIGOS.

L’indagato è accusato di associazione con finalità di terrorismo e propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale aggravata dal negazionismo.

L’attività investigativa, condotta dalla D.I.G.O.S. di Genova e Savona e dal Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Interno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione –UCIGOS, e diretta dalla Procura della Repubblica Distrettuale di Genova, trae origine da un’inchiesta avviata da altro Ufficio Giudiziario nei confronti di un minore confluito in gruppi suprematisti, legato all’arrestato da un forte vincolo di amicizia.

Gli investigatori della Polizia di Stato hanno accertato che il giovane Insieme ad altri coetanei, aveva costituito un’organizzazione – denominata “Nuovo Ordine Sociale” – di matrice nazionalsocialista, finalizzata al reclutamento di altri volontari e alla pianificazione di atti estremi e violenti a scopo eversivo. Nello specifico, tramite piattaforme di messaggistica, l’arrestato, appassionato ed esperto di armi e oggettistica “militaria”, teneva i contatti, diretti o in appositi gruppi, con altri soggetti attestati sulle medesime posizioni ideologiche;

Ha collaborato con altri sodali alla redazione ed alla successiva diffusione sul web di documenti di chiara matrice neonazista e antisemita nei quali, fra l’altro, si incita apertamente alla rivoluzione violenta contro “lo Stato occupato dai sionisti” ed alla eliminazione fisica degli ebrei; si è ispirato al sodalizio suprematista statunitense AtomWaffen DIVISION ed alle Waffen-SS naziste. In tale ambito ha creato specifiche chat aventi il fine di svolgere propaganda ed istigazione alla violenza per motivi di discriminazione razziale; in varie conversazioni si è definito quale appartenente alla corrente “INCEL”, manifestando profondo astio nei confronti del genere femminile; fra gli obiettivi dallo stesso dichiarati figurava anche il compimento di azioni terroristiche di matrice suprematista analoghe a quelle realizzate nel 2011 e nel 2019 rispettivamente a Utoya (Norvegia) e Christchurch (Nuova Zelanda), la cui esaltazione frequentemente ricorre nelle conversazioni tra i membri del gruppo; in varie chat analizzate erano altresì presenti istigazioni alla commissione di atti di violenza estremi anche sacrificando la propria vita, incoraggiando lo “school shooting” o il “day of the rope”.

In Umbria le indagini, sempre coordinate dalla Direzione Centrale Polizia di Prevenzione del Dipartimento di Pubblica Sicurezza e condotte attraverso un’azione sinergica fra la D.I.G.O.S. - Divisione Investigazioni Generali ed Operazioni Speciali della Questura di Perugia ed il Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Umbria, hanno fatto emergere responsabilità a carico di due ragazzi, appartenenti alla fitta rete del network esistente intorno al 22enne di Savona. Il primo, un uomo di 24 anni del comprensorio di Castiglione del Lago e la seconda, una giovane ragazza 18enne del territorio di Gubbio.

Gli investigatori hanno potuto rilevare gli intensi contatti esistenti, attraverso diverse chat, dei due umbri con altri elementi del gruppo di propaganda “Nuovo Ordine Sociale”.

Le perquisizioni eseguite non hanno fatto riscontrare la presenza di vessilli, oggetti o simboli afferenti al gruppo estremista in questione, ma hanno dato un esito positivo in quanto sono stati sequestrati device in possesso dei due, al momento oggetto di un intenso lavoro di indagine informatica e tecnologica finalizzata a riscontrare la posizione dei medesimi all’interno dell’organizzazione in questione.

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