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Cronaca

Così istigava al terrorismo e voleva convertire gli amici all'Isis, ora scatta l'arresto

L'uomo, un 31enne marocchino, era stato fermato nel 2017 dai Ros. Avrebbe inneggiato agli attentati sostenendo che chi non vuole convertirsi deve morire

Istigazione al terrorismo. Con questa accusa a un 31enne marocchino che viveva al Trasimeno (E.M.M., le sue iniziali) già finito sotto la lente della procura di Perugia nel 2017 e attualmente detenuto a Capanne per droga, è stata notificata l’ordinanza di misura cautelare. Come riporta la Nazione Umbria, il 31enne avrebbe svolto proselitismo al terrorismo, manifestando la volontà di recarsi in Siria in “nome” della Jihad. Ma non solo. Avrebbe cercato anche di “convertire” gli amici ad abbracciare la causa dell’Isis. Dalle intercettazioni telefoniche sarebbe emerso che “chi non vuole convertirsi all’Islam, deve morire”.

Già nel 2017, come riporta il quotidiano, era stato fermato dai Ros a seguito di una indagine coordinata dal pm Manuela Comodi. Per il 31enne si aprirono le porte del carcere, ma solo in ordine alla droga. Con la decisione dei giudici di Piazza Cavour, che hanno rigettato il ricorso della difesa (avvocati Daniela Paccoi e Guido Maria Rondoni), l’ordinanza è stata resa operativa. La sua radicalizzazione sarebbe avvenuta durante la detenzione in carcere, in Marocco.

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