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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Terrorismo, espulso un altro Imam: predicava a Perugia e Corciano

L'uomo era da tempo sotto la lente della Digos di Perugia per i suoi contatti con soggetti coinvolti in indagini per terrorismo, tra i quali l'ex imam della moschea di Ponte Felcino arrestato nel 2007

Prediche definite estreme nelle moschee di Perugia e Corciano, contatti stretti con l'islam radicale, due tunisini convinti ad abbracciare la causa della jihad. Un altro Imam è stato espulso nelle ultime ore dal ministero dell'Interno dopo le indagini della polizia. Si tratta di un marocchino di 52 anni, residente a Perugia dove era stato imam presso al Centro Culturale Islamico e dal quale era stato allontanato. Il 52enne è stato espulso per “motivi di sicurezza dello Stato” con un provvedimento firmato dal ministro dell'Interno, Marco Minniti.

L'uomo, riferisce una nota del ministero dell'Interno, era da tempo sotto la lente della Digos di Perugia per i suoi contatti con soggetti coinvolti in indagini per terrorismo, tra i quali l'ex imam della moschea di Ponte Felcino arrestato nel 2007 e poi condannato per reati di terrorismo internazionale. Il 52enne, secondo le indagini della polizia, aveva contribuito a radicalizzare due tunisini espulsi, nel 2015 e nel maggio 2017, in esecuzione di due distinti provvedimenti del ministro dell'Interno emessi per motivi di sicurezza.

Inoltre, prosegue la nota del Viminale, “lo straniero continuava a svolgere lezioni coraniche e prediche ultraradicali presso il luogo di culto Assalam di Corciano, mentre sul suo profilo facebook sono emersi post con i quali condivideva inequivocabilmente l'ideologia e i metodi del Daesh”. Rimpatriato per direttissima da Roma. Con il rimpatrio di oggi, il 64esimo del 2017, sono 196 a livello nazionale i soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo religioso espulsi con accompagnamento nel proprio Paese dal gennaio 2015 ad oggi.

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