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Cronaca Norcia

Terremoto, un anno dopo: "E' stato fatto un lavoro straordinario, ora nuova legge per la ricostruzione"

La preghiera dei monaci, la promessa del sindaco: "Norcia tornerà a essere Norcia"

Un anno dopo la terrificante scossa di magnitudo 6.5. Un anno dopo quel maledetto 30 ottobre del 2016. In piazza a Norcia, alle 7,41 hanno suonato le campane. Lo stesso orario della scossa di 365 giorni fa. Poi i monaci benedettini hanno intonato il canto "Veni Creator". Con loro, insieme al vescovo, Renato Boccardo, ed ai rappresentanti delle istituzioni, anche molti dei volontari impegnati nell'emergenza dopo il sisma. Sul palco, invece, la presidente Marini, il sindaco di Norcia Alemanno, il Capo Dipartimento di Protezione Civile, Angelo Borrelli ed il predecessore, Fabrizio Curcio. Presente per il Governo il sottosegretario di Stato e Commissario per la ricostruzione Paola De Micheli.

Le parole della presidente: “Il terremoto di un anno fa modificò profondamente il quadro dei danni che l’Umbria e la Valnerina avevano avuto a seguito dei precedenti sismi. Ed emerse subito che la ferita che il terremoto aveva inferto alla nostra terra era profonda. In questo anno, tutti, abbiamo lavorato senza sosta ed i numeri di oggi rappresentano le ‘pietre pesanti’ di quanto fatto”. Parole la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta alla iniziativa di ringraziamento e di ricordo, organizzata congiuntamente da Regione e Comune di Norcia. Un intervento, quello della presidente Marini, dedicato nella prima parte alla descrizione di tutta l’attività svolta negli ultimi dodici mesi, finalizzata prima di tutto all’assistenza alle persone, con la realizzazione dapprima dei container collettivi e, successivamente della cosiddette “casette”; alla messa in sicurezza di tutto il patrimonio edilizio, di quello culturale ed artistico, delle chiese, strutture ed edifici; alla fruibilità del territorio e dei centri storici, riducendo il più possibile le “zone rosse”; il ripristino della viabilità; la costruzione delle nuove scuole; la ripresa delle attività economiche, produttive, ricettive ed enogastronomiche.

   “In questo anno – ha aggiunto Marini – abbiamo anche lavorato a definire sia il quadro normativo, sia quello procedurale, per consentire l’immediato avvio anche della ricostruzione pubblica e privata”, e ringraziando sia il Governo che il Parlamento, la presidente ha definito “pietre pesanti” anche quelle che lo Stato ha garantito sin da subito: risorse finanziarie ed un quadro normativo certo. Così come è stato di fondamentale importanza il ruolo svolto dalla Protezione civile e dall’Ufficio del commissario straordinario per la ricostruzione, guidato prima da Vasco Errani, e successivamente dall’onorevole Paola De Micheli, che ha presenziato all’iniziativa di oggi. “Ora – ha proseguito la presidente - siamo nelle condizioni per proseguire l’opera di ricostruzione che realizzeremo con serietà e responsabilità, come ha già fatto in passato chi ci ha preceduto e come è costume di questa terra. Una ricostruzione che dovrà guardare al futuro, per consegnare alle nuove generazioni un patrimonio ancor più sicuro”.

Marini ha poi voluto ricordare il grande contributo di solidarietà venuto da tutta l’Italia (“spenderemo fino all’ultimo centesimo dei soldi che gli italiani hanno con generosità donato, realizzando opere nei comuni del cratere destinate a servizi di protezione civile, per le attività didattiche nelle scuole e per il restauro di beni culturali mobili”), dall’Europa, che per la prima volta ha stanziato una cifra considerevole a favore delle regioni colpite dal terremoto.

La presidente Marini ha poi riferito che nelle prossime settimane Giunta regionale e Assemblea legislativa regionale si occuperanno della nuova legge regionale che dovrà dettare le norme in materia di edilizia ed urbanistica nelle aree che saranno interessate dalla ricostruzione. Infine la presidente ha voluto dedicare un passaggio del suo intervento alla responsabilità degli amministratori pubblici: “Non è affatto semplice – ha detto - per chi ha responsabilità istituzionali ed amministrative gestire una emergenza dettata da forti terremoti. E senza cedere ad una pur comprensibile emozione, oggi posso dire che, con tutti i limiti e le difficoltà, è stato realizzato un lavoro straordinario, ma all’inizio, credete, non è stato, come dicevo, né semplice, né facile”.

L’emozione del sindaco di Norcia: “Giunga oggi il più alto e profondo ringraziamento da parte della cittadinanza e dell’ Amministrazione Comunale a tutte le autorità politiche, religiose, civili e militari che ci hanno accompagnato, consigliato e sostenuto ogni giorno dal 24 agosto 2016, in uno degli anni più duri per la nostra città” ha detto il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno. “ Ogni giorno abbiamo percorso insieme una strada buia e colma di paura, ma non ci siamo mai sentiti soli, mai le istituzioni e le e le singole persone che le incarnano hanno fatto mancare la propria competenza e umanità. La strada da percorrere non è ancora in discesa – continua – ma siamo certi che continueremo a percorrerla insieme, con coraggio e speranza. Senza l’esperienza del sisma non ci saremmo scoperti uniti, resilienti e più forti di prima. Grazie all’ Italia, grazie alla grande solidarietà che ci ha raggiunto: con l’impegno di tutti, Norcia tornerà ad essere Norcia”.

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