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Terremoto Centro Italia, l'Unione Europea ha un cuore e vuole finanziare tutta la ricostruzione

L'Europa tende una mano all'Italia dopo il terremoto. La Commissione europea ha annunciato l'erogazione di una prima tranche di aiuti per 30 milioni di euro, in arrivo dal Fondo di solidarietà Ue. Da Bruxelles è arrivata anche la proposta di finanziare totalmente le opere di ricostruzione

L'Europa tende una mano all'Italia dopo il terremoto. La Commissione europea ha annunciato l'erogazione di una prima tranche di aiuti per 30 milioni di euro, in arrivo dal Fondo di solidarietà Ue. Da Bruxelles è arrivata anche la proposta di finanziare totalmente le opere di ricostruzione, compreso il restauro del patrimonio culturale, nell'ambito dei programmi dei fondi strutturali 2014-2020, come ha dichiarato il commissario europeo alle Politiche regionali Corina Cretu intervenendo in un dibattito al Parlamento europeo, che ha poi aggiunto: "Siamo passati dalle parole ai fatti continuando a rispondere alle specifiche esigenze delle comunità colpite attraverso il Fondo di solidarietà dell'Ue e la politica di coesione. Resteremo a fianco dell'Italia durante tutto il processo di ricostruzione". 

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"È nostro dovere di europei restare a fianco dell'Italia e dei suoi cittadini, che in questi momenti difficili stanno dando prova di un coraggio straordinario, per aiutarli a superare il prima possibile le conseguenze dei terremoti e a ricostruire completamente le aree danneggiate - ha commentato il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker - La ricostruzione della bellissima basilica di San Benedetto a Norcia con l'aiuto dei fondi Ue sarà un simbolo duraturo della solidarietà europea e della capacità di riprendersi del popolo italiano". 

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Entro la prossima settimana l'arrivo della prima tranche di 30 milioni di euro dal Fsue (l'importo più alto che può essere versato a titolo di anticipo), poi - dopo che le autorità italiane avranno concluso la valutazione dei danni causati dal terremoto di ottobre - da Bruxelles arriverà la proposta di un importo definitivo, che dovrà essere sottoposto all'approvazione di Parlamento e Consiglio Ue. Ma l'esecutivo comunitario ha deciso anche di proporre il "cofinanziamento fino al 100% delle operazioni di ricostruzione in seguito a catastrofi naturali", ricostruisce Rainews. La proposta potrà essere utilizzata da tutti i 28 i Paesi, ma se sarà approvata, sarà l'Italia ad usufruirne per prima volta. "Bruxelles propone infatti di modificare il regolamento relativo alla politica di coesione per il periodo 2014-2020, introducendo la possibilità di finanziare totalmente le operazioni di ricostruzione, compreso il restauro del patrimonio culturale, attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale", scrive Rainews. "L'iniziativa - che dovrà avere il parere positivo del Parlamento europeo e del Consiglio - integrerebbe il sostegno del Fondo di solidarietà Ue e permetterebbe di risparmiare risorse nazionali". 

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Al termine delle consultazioni con le autorità nazionali, Bruxelles annuncerà come saranno investiti i fondi extra della politica di coesione - 1,6 miliardi di euro - che l'Italia riceverà a seguito del riesame delle dotazioni della politica di coesione, per gli effetti della crisi. Bruxelles ha già annunciato che sarebbe favorevole ad impiegarne parte per coprire i danni causati dai terremoti, oltre a finanziare progetti volti a far fronte alla sfida della migrazione, lottare contro la disoccupazione giovanile e creare crescita e lavoro.

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