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Cronaca Norcia

Terremoto, quasi tremila persone assistite dalla Protezione Civile: sfollati da Norcia a Valfabbrica

Secondo i dati raccolti dal Centro regionale di protezione civile di Foligno sono 2763 le persone attualmente assistite in Umbria dopo il terrificante sisma di magnitudo 6.5 di domenica 30 ottobre a Norcia

Secondo i dati raccolti dal Centro regionale di protezione civile di Foligno sono 2763 le  persone attualmente assistite in Umbria dopo il terrificante sisma di magnitudo 6.5 di domenica 30 ottobre a Norcia. “Di queste – spiega la Regione Umbria - 2693 in provincia di Perugia e 70 in provincia di Terni”.

E ancora: “Per la maggior parte gli assistiti hanno trovato ricovero in strutture comunali (61 persone in provincia di Terni e 2mila 060 in provincia di Perugia), mentre 9 persone provenienti da Macenano di Ferentillo hanno trovato un’altra sistemazione (seconde case, amici, parenti etc). Gli assistiti nelle tende sono complessivamente 78 di cui 71 a Monteleone di Spoleto, 6 a Vallo di Nera e 1 a Sellano.  Quattrocentotrentadue persone residenti nel Comune di Norcia hanno trovato ricovero nelle strutture alberghiere del Lago Trasimeno, mentre 123 persone sono assistite in strutture ricettive locali (90 a Foligno capoluogo, 8 a Casacastalda di Valfabbrica e 25 a Monteleone di Spoleto)”.
In particolare “su 4937 residenti a Norcia gli assistiti sono complessivamente 1032 (600 in strutture comunali); dei 3mila 248 residenti a Cascia gli assistiti sono 160. 

I volontari impiegati oggi nell’azione di assistenza alla popolazione sono complessivamente 190, di cui 159 delle Organizzazioni umbre di protezione civile (141 tra Norcia e Preci e 18 a Foligno) e 31 delle Organizzazioni di protezione civile nazionali”. 

SFOLLATI AL TRASIMENO - Hanno tutti trovato alloggio in quattro strutture ricettive del comune di Magione (Torricella Villa e San Feliciano) le circa 220 persone (altre 300 dislocate in altri alberghi dell'area del Trasimeno), provenienti dalle zone colpite dal terremoto del 28 ottobre. Una situazione di emergenza che vede la presenza di una trentina di minori.

Per risolvere i problemi legati alla particolare situazione che vede molti degli sfollati privi di tutti i beni di prima necessità si è mossa la Caritas, con la sede di Magione, che fa da punto di raccordo del materiale donato da singole persone e da attività commerciali. Pacchi specifici sono stati consegnati ai singoli nuclei familiari.

"NON SE NE VOGLIONO ANDARE" - Da Norcia a Preci, passando per i borghi più piccoli della Valnerina, la gran parte dei cittadini non ha intenzione di lasciare la propria montagna per andare per alcune settimane - ma che potrebbero diventare anche mesi - negli alberghi dell'area del Trasimeno o della costa adriatica. 

Si chiedono tende per il periodo di emergenza in attesa di container o moduli abitativi - sul modello di quelli già inviati lo scorso 24 agosto in alcune frazioni - per vigilare sulla ricostruzione e non favorire il processo di abbandono delle aree dell'Appennino umbro-marchigiano. Anche le associazioni degli agricoltori e allevatori hanno ribadito il loro no all'esodo che penalizzerebbe le stalle e la produzione di prodotti tipici. 

LA STRATEGIA DELLA REGIONE - "Ferma restando l'opzione volontaria da parte dei cittadini di scegliere, per l'immediato, la sistemazione in alberghi o altre strutture ricettive come hanno già fatto centinaia di persone – ha spiegato la Presidente Catiuscia Marini - la Regione Umbria, anche raccogliendo le istanze degli stessi cittadini, attraverso la Protezione civile nazionale  e regionale, è fortemente impegnata per poter garantire già dalle prossime ore anche l'allestimento di tende collettive dove poter trascorrere le prossime notti in condizioni, seppur precarie, di sicurezza".

LA NUOVA CITTADELLA SANITARIA ED ESENZIONI - “Esenzione del ticket e della compartecipazione alle spese sanitarie per l’acquisto di farmaci e l’esecuzione di visite specialistiche per tutti i residenti nei comuni della Valnerina colpiti del sisma del 30 ottobre”: lo comunica l’assessore regionale alla Sanità, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini. 

A breve arriveranno una decina di prefabbricati per servizi di supporto, mentre diverse attività ambulatoriali verranno sistemate all'interno della parte agibile dell'ospedale di Norcia che sarà immediatamente riqualificata e organizzata in tal senso. I medici di medicina generale della zona potranno contare su strutture mobili dove allestire gli ambulatori. 

PRIMI PROVVEDIMENTI PER RIPARTIRE E' stata attivata una task-force regionale per rimettere in piedi la Valnerina terremotata. Obiettivi: fare accordi con le banche per il credito finalizzato al rilancio di aziende, artigianato, turismo; un fondo regionale per la cassa integrazione in deroga per i terremotati (7milioni di euro) che hanno perso il lavoro o momentaneamente sospeso; sburocratizzare gli interventi di ricostruzione per coloro che hanno subito danni non strutturali e vogliono tornare a riaprire al più presto.

STALLE PREFABBRICATE E RIMBORSI - Sono complessivamente una cinquantina le stalle danneggiate, alcune con danni che si sono aggravati ieri. "Nelle prossime settimane, completata la procedura gestita dalla Centrale acquisti del Lazio per tutte le quattro regioni colpite dal sisma - ha promesso l'assessore Fernanda Cecchini - arriveranno intanto le prime tensostrutture per le stalle e i fienili per il ricovero invernale del bestiame per le aziende danneggiate dal sisma del 24 agosto, ma solleciteremo un arrivo rapido anche per le altre che, purtroppo, si sono aggiunte con gli eventi sismici di ieri”.

Una novità importante riguarda le piccole opere di ripristino che verranno eseguite direttamente dagli allevatori e dagli agricoltori: chi effettuerà piccoli interventi quali tettoie e recinzioni per far ripartire la propria attività con costi sostenuti tracciabili, verrà poi rimborsato.

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