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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Norcia

Terremoto, c'è il decreto: "Ricostruiremo Norcia e San Benedetto, ricostruiremo tutto"

Nel testo ci sono provvedimenti su agricoltura, scuola e beni culturali anche con l’obiettivo di snellire la macchina della burocrazia. E c'è la definizione del cratere del terremoto

Il testo dovrebbe essere pubblicato lunedì in Gazzetta Ufficiale, ma il decreto con le misure per affrontare l'emergenza dopo il terremoto nel Centro Italia è stato già approvato oggi dal Consiglio dei ministri.

Nel testo ci sono provvedimenti su agricoltura, scuola e beni culturali anche con l’obiettivo di snellire la macchina della burocrazia. E c'è la definizione del cratere del terremoto, ossia quanti Comuni entreranno nella lista per aggiungersi ai 62 già previsti dal precedente decreto legge. Il numero dei centri abitati da aggiungere moltiplica le risorse finanziarie aggiuntive da stanziare.

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Iniziato alle 9,24, il Consiglio dei ministri è durato circa venti minuti. Il provvedimento, unico punto all’ordine del giorno, si è reso necessario dopo la forte scossa di magnitudo 6.5 di domenica scorsa che ha raso al suolo Castelluccio di Norcia, fatto crollare la Chiesa di San Benedetto a Norcia e causato nuovi crolli nel Centro Italia. Il decreto legge "snellirà ulteriormente i tempi, le procedure, la burocrazia", ha promesso il premier Matteo Renzi. "I soldi ci sono, la volontà anche. Ricostruiremo tutto. A cominciare dalla Chiesa di San Benedetto, patrono d’Europa".

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E intanto gli esperti dell'Ingv hanno raggiunto la faglia "primaria" responsabile della scossa di magnitudo 6.5: si trova nei pressi di Castelluccio di Norcia. La sequenza sismica in centro Italia non accenna a finire: dal 24 agosto sono state registrate più di 22.700 scosse, secondo quanto rileva l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. A oggi, sono circa 649 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4, 41 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 e 5 quelli di magnitudo maggiore o uguale a 5 localizzati dalla Rete sismica nazionale dell’Ingv. Dopo la forte scossa del 30 ottobre, di magnitudo 6.5, sono stati localizzati complessivamente oltre 2.700 eventi sismici.

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TUTTI I PROVVEDIMENTI - Il decreto legge prevede, come recita la denominazione, "nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni e dei territori interessati dagli eventi sismici del 2016". Il decreto consente l'acquisto "rapido e trasparente" dei container necessari da parte della Protezione Civile; la possibilità per i proprietari di immobili livemente danneggiati di procedere immediatamente ai lavori di riparazione; la possibilità per i Comuni di procedere direttamente alla messa in sicurezza del patrimonio artistico e culturale; la possibilità per l'Anas di intervenire sulle strade di sua competenza e su quelle dei Comuni interessati; misure urgenti per la continuità scolastica; quasi 11 milioni per il settore zootecnico; l'assunzione di nuovo personale nei Comuni fino ad un massimo di 350 unità; il rafforzamento delle strutture della Protezione Civile e del commissario per la ricostruzione.

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Il provvedimento, si spiega in una nota di palazzo Chigi, "detta norme volte a consentire interventi accelerati per poter affrontare con efficacia le conseguenze delle nuove scosse di terremoto verificatesi tra il 26 e il 30 ottobre, tenendo conto dell'approssimarsi della stagione invernale". L'emergenza principale di cui il dl si occupa è quella di garantire un'adeguata assistenza abitativa alle popolazioni colpite dalle ripetute scosse. Per fronteggiarla, "si prevede che il Dipartimento della protezione civile possa, con procedure rapide e trasparenti, acquisire i container e, sulla base delle indicazioni dei Comuni, individuare le aree sulle quali installarli".

Al fine poi di favorire il rientro nelle case con danni lievi (che necessitino cioè soltanto di interventi di immediata riparazione), nel decreto "si prevede che i soggetti interessati possano - previa presentazione di apposito progetto firmato da un professionista abilitato che documenti il nesso di causalità tra il sisma e lo stato della struttura, oltre alla stima del danno - procedere al ripristino dell'agibilità degli stabili". Per la messa in sicurezza del patrimonio storico e artistico, i Comuni interessati "hanno la facoltà di effettuare direttamente gli interventi indispensabili, dandone comunicazione al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo".

All'Anas il compito di intervenire con urgenza per la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità delle infrastrutture che rientrano nelle sue competenze e di quelle degli enti locali devastati dai ripetuti sismi. Il decreto prevede inoltre misure urgenti per consentire la prosecuzione delle attività didattiche: dalle modalità di composizione delle classi a quelle di assegnazione del personale docente. Al fine di sostenere la continuità produttiva delle attività zootecniche messe in ginocchio, il decreto autorizza la spesa di 10.942.300 euro per il sostegno dei settori del latte, della carne bovina dei settori ovicaprino e suinicolo. Infine, per riuscire a gestire la mole di procedimenti che i Comuni si trovano a dover attivare, il decreto autorizza l'assunzione a tempo determinato di personale di tipo tecnico ed amministrativo fino ad un massimo di trecentocinquanta. Previsto anche il rafforzamento della struttura della Protezione civile e di quella del Commissario straordinario alla ricostruzione.

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