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Cronaca Norcia

Riflettori sulle aziende terremotate: la lenticchia di Castelluccio e il tartufo di Norcia protagonisti in tv

La lenticchia di Castelluccio di Norcia Igp e il tartufo nero “uncinato” scorzone invernale di Norcia sono stati protagonisti della puntata di Geo

La lenticchia di Castelluccio di Norcia Igp e il tartufo nero “uncinato” scorzone invernale di Norcia sono stati protagonisti, nei giorni scorsi, grazie all’azione di promozione delle eccellenze agroalimentari della Coldiretti Umbria, di una puntata di Geo, la fortunata trasmissione condotta da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi in onda su Rai Tre. 

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Per l’appuntamento dedicato ai prodotti umbri e al desiderio di ripresa dei territori colpiti dal recente sisma, in studio Sante Coccia di Campagna Amica e Presidente della Cooperativa della Lenticchia di Castelluccio di Norcia e l’agricoltore cavatore di tartufi Gian Paolo Brama, che hanno illustrato le caratteristiche delle rispettive produzioni e testimoniato le difficoltà ma anche la tenacia degli imprenditori agricoli umbri delle zone terremotate. 

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Proprio in quest’ambito - spiega Coldiretti - in studio anche tante altre produzione tipiche regionali, soprattutto delle aree terremotate e delle zone limitrofe: dallo zafferano di Cascia alla patata rossa di Colfiorito Igp, dalla cicerchia alla roveja, dal farro di Monteleone di Spoleto Dop al prosciutto di Norcia Igp e norcinerie varie. Infine miele e formaggi di Norcia, a cominciare dalla caciotta della solidarietà, ottenuta con il latte raccolto dalle stalle terremotate da Amatrice a Norcia, da parte della Cooperativa Grifo Latte che, nonostante le difficoltà, ha garantito continuità nel ritiro e nella trasformazione del latte. 

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Un’iniziativa quindi - sottolinea Coldiretti - per promuovere l’Umbria, le sue eccellenze, ma anche i territori devastati dal sisma, in cui l’agricoltura, tra manodopera familiare ed esterna, contribuisce in modo importante all’occupazione alimentando anche un fiorente indotto agroindustriale con caseifici e salumifici, dai quali si ottengono specialità di pregio famose in tutto il mondo che sostengono il flusso turistico che, tra ristorazione e souvenir, è linfa vitale per la popolazione.L’obiettivo - conclude Coldiretti - è rilanciare queste zone puntando anche sulle tante eccellenze agroalimentari, per dare continuità all’attività ed evitare l’abbandono delle campagne duramente colpite. 

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