Gli angeli del sisma, dalle persone salvate ai monumenti messi in sicurezza: tutti i dati degli eroici vigili del fuoco
Da quella tremenda scossa del 24 agosto che ha piegato il Centro Italia, chiunque ha potuto ammirare la splendida e fondamentale opera della macchina dei soccorsi che si sono attivati per far fronte alla prima emergenza
OPERE SALVATE Numerosi gli interventi effettuati in questi dodici mesi per la tutela dei cosiddetti “Beni Culturali” con il recupero da edifici danneggiati o comunque resi inagibili dal sisma di opere a cominciare dalle reliquie di S. Benedetto, alcune parti del rosone della facciata della basilica di San Benedetto, a Norcia. Sulla stessa chiesa per attenuare i danni del maltempo i vigili del fuoco hanno applicato alle pareti superstiti dei teli per proteggere le opere d’arte. E dopo i danni più rilevanti della scossa del 30 ottobre si è provveduto al recupero di altre opere, alla rimozione di parte delle macerie ed alla messa in sicurezza delle strutture rimaste in piedi tra cui la grande facciata.
Sempre a Norcia si è provveduto alla messa in sicurezza della torre civica annessa al municipio per consentendo quindi di poter operare anche sulla facciata della Basilica di San Benedetto. In questo caso i VVF, come in altri campanili, dopo il recupero delle campane hanno realizzato e posizionato opere di cerchiaggio e tirantatura per tenere insieme la parti sconnesse dell’imponente struttura.
Alcune opere d’arte, fra cui statue lignee, sono state invece prelevate dal museo La Castellina e messe al sicuro. Sono diverse centinaia le opere salvate dalla distruzione tra queste recupero della pala d’altare di Jacopo Siculo a Norcia dalle macerie della chiesa di san Francesco.
Nel contesto emergenziale i tecnici dei vigili del fuoco sono stati impegnati nelle verifiche di stabilità degli edifici pubblici e privati per definire la possibilità di utilizzarli mentre i lavori di valutazione dei danni per gli immobili inagibili è stato effettuata da personale tecnico della regione che in alcuni casi ha richiesto il supporto dei vigili del fuoco.
Le situazioni più complesse e tutti gli edifici di interesse pubblico sono state valutate da speciali gruppi Tecnici (GTS) attivati dai Comuni ai quali hanno preso parte i vigili del fuoco.
In questo ambito sono stati definiti i progetti per la prima messa in sicurezza dei fabbricati con l’esecuzione delle cosiddette “opere provvisionali” che, per la quasi totalità, sono poi state poi eseguite dagli stessi vigili del fuoco con impegni considerevoli (più squadre per diversi giorni di lavoro).
Questi interventi anno consentito di limitare le zone rosse e permettere ai cittadini di riutilizzare immobili o spazi pubblici come nel caso del centro storico di Norcia che progressivamente è stato riaperto al pubblico
In alcuni casi si è dovuto procedere alla demolizione degli edifici anche in questo caso i vigili del fuoco sono stati chiamati ad agire ed alcune attività sono ancora in corso come a Castelluccio ed a San Pellegrino di Norcia impegnando mezzi speciali e personale appositamente preparato.
Sono alcune decine le demolizioni sin qui eseguite molte delle quali hanno consentito la riapertura di strade e quindi l’accesso a zone o edifici meno danneggiati.
Numerosi sono stati i riconoscimenti e gli apprezzamenti a favore del Corpo Nazionale di Vigili del Fuoco e tra questi: a Cascia ed a Preci, con particolari motivazioni, è stata concessa dai Sindaci con delibera dei relativi Consigli Comunali la “Cittadinanza Onoraria”.
In una cerimonia che si è svolta ad Assisi l’Ordine nazionale dei psicologi unitamente all’Ordine regionale dell’Umbria ha consegnato il premio quale riconoscimento per la meritoria attività svolta nei paesi dell’Italia centrale a seguito del gravissimo evento sismico, per l’altissima professionalità dimostrata nella gestione dell’emergenza e per il prezioso supporto dato alle persone coinvolte”.