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Cronaca

Terremoto Centro Italia, quattro scosse fortissime: paura in Umbria, scuole e uffici evacuati

Tutte le scosse sono state avvertite dalla stragrande maggioranza della popolazione sia in Provincia di Perugia che di Terni. Task-force Regione-Comuni-Province per verificare stato di salute delle scuole di casa nostra

La faglia del Centro Italia è tornata a muoversi pesantemente nella mattinata di oggi. Con epicentro tra le province di L'Aquila e Rieti, a poche decine di chilometri dai rispettivi confini di Umbria e Marche, la terra per ben tre volte ha ruggito: alle 10.25 sprigionando magnitudo 5.3, alle 11.14 magnitudo 5.4 e alle 11.25 di 5.3. L'istituto nazionale Ingv ha registrato anche repliche minori che hanno toccato anche quota  4 di mangnitudo. Rispetto al sisma del 24 agosto la faglia si è mossa leggermente più a sud (in direzione L'Aquila) ad una profondità intorno ai 9 chilometri. La quarta scossa, alle 14.33, ha superato di nuovo la magnitudo 5. Per la precisione, l'Ingv ha registrato un "evento" di 5.1, alla profondità di 10 chilometri.

UMBRIA - Tutte le scosse sono state avvertite dalla stragrande maggioranza della popolazione sia in Provincia di Perugia che di Terni. Le scuole - quelle non chiuse per neve - hanno fatto scattare il piano evacuazione. Alla San Paolo di Perugia gli studenti si sono messi al riparo sotto i banchi. Gente in strada a Foligno, Spoleto e Terni. Evacuati anche tribunali e uffici pubblici (in primis tutte le sedi Equitalia) a scopo preventivo. 

CROLLO SASSI - Le forti scosse sismiche registrate questa mattina hanno provocato alcuni crolli di massi dalle pareti rocciose dell'area della Valnerina. Sassi che si sono riversati in strada creando notevoli disagi al traffico. Ma a tempo di record l'Anas è inervenuta su tutte le criticità maggiori sulla strada statale 685 “delle Tre Valli Umbre”, in particolare all'altezza della località Biselli, nel tratto Spoleto-Norcia, dove sono stati rimossi tutti gli ostacoli. La circolazione è al momento regolare lungo tutta la tratta. Personale e tecnici Anas stanno eseguendo le verifiche di routine.

SCUOLE CHIUSE - In attesa di una chiusura generale delle scuole per consentire una verfica appronfondita dello stato di salute di tutti gli edifici scolastici (superiori, medie,elementari, materne e i nidi) da parte della Regione e Provincia, già diversi Comuni hanno annunciato lo stop la lezioni per 24. Tra cui Perugia, Corciano, Bastia, Todi valuta l'eugubino. Nel perugino si registrano gravi problemi alla circolazione a causa delle evacuazione di scuole e uffici pubblici; tutti si sono riversati in strada o sui mezzi per  ritornare alle proprie abitazioni.

PROTEZIONE CIVILE. "A seguito delle tre forti scosse di terremoto che hanno colpito il centro Italia con epicentro tra L’Aquila e Rieti - scrive Palazzo dei Priori in una nota - è stata emessa l’ordinanza del sindaco con cui è stata disposta la chiusura, in via precauzionale, sull’intero territorio comunale delle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, comprese Università ed Istituti di alta formazione, per la giornata di oggi, mercoledì 18 gennaio, e domani, giovedì 19 gennaio. Nel contempo sono state attivate le procedure del piano comunale multirischio di protezione civile per procedere ai sopralluoghi necessari onde verificare l’agibilità dei plessi scolastici e predisporre eventuali provvedimenti per garantire la pubblica incolumità".      

Intanto, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha annunciato via Facebook una riunione straordinaria per fronteggiare l'emergenza neve e le conseguenze del terremoto. 

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