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Cronaca Assisi

L'Umbria non dimentica il terremoto del '97: "Una dura lezione per la ricostruzione"

Con la messa celebrata nella Basilica Inferiore di San Francesco ad Assisi, hanno preso il via le iniziative organizzate dalla Regione Umbria in occasione del ventennale del sisma che, nel ’97, ha colpito i Comuni di Foligno, Spello, Assisi, Valtopina, Nocera Umbra, Gualdo Tadino, Sellano e Trevi

Con la messa celebrata nella Basilica Inferiore di San Francesco ad Assisi, hanno preso il via le iniziative organizzate dalla Regione Umbria in occasione del ventennale del sisma che, nel ’97, ha colpito i Comuni di Foligno, Spello, Assisi, Valtopina, Nocera Umbra, Gualdo Tadino, Sellano e Trevi. Il programma del ventennale, organizzato con i Comuni coinvolti,  avrà un momento di grande rilevanza istituzionale il 3 ottobre ad Assisi, con la presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Alla Celebrazione religiosa - nel corso della quale sono state ricordati i due tecnici della Sovrintendenza ai Beni culturali dell’Umbria, Claudio Bugiantella e Bruno Brunacci e i due religiosi, padre Angelo Api e il postulante Zdzislaw Borowiec, morti sotto le macerie provocate dal crollo della volta affrescata della Basilica superiore - hanno partecipato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, insieme alla presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, i sindaci dei Comuni colpiti dal sisma, i rappresentanti delle istituzioni e i familiari delle vittime.

A seguire, a Foligno nella Sala Rossa di Palazzo Trinci, si è tenuto un incontro istituzionale nel corso del quale è stato proiettato il video realizzato dalla Regione Umbria per raccontare la ricostruzione attraverso le immagini dei luoghi e le testimoniane delle istituzioni e dei professionisti che hanno vissuto in prima persona la fase dell’emergenza prima, e della ricostruzione dopo. All’incontro sono intervenuti il ministro della Coesione territoriale, Claudio De Vincenti, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, i presidenti della Regione Umbria che si sono succeduti dal ’97 in poi, Bruno Bracalente e Maria Rita Lorenzetti, il sindaco di Nocera Umbra, Giovanni Bontempi.

“La parola magica della ricostruzione dopo il sisma del ’97 – ha detto il dirigente della Protezione Civile regionale, Alfiero Moretti, introducendo i lavori – è ‘integrazione’ in quanto, da subito, è stato deciso di attuare programmi integrati di recupero che hanno permesso di effettuare interventi a 360 gradi fino ai centri storici, innalzando il livello di sicurezza degli edifici e dei centri urbani”. “Una ricostruzione – ha evidenziato il ministro De Vincenti – che ha sperimentato un modello, in quanto ha permesso alla popolazione di mantenere le proprie radici e il legame con il territorio, facendo rivivere borghi bellissimi, mantenendone la bellezza, ma irrobustendone la capacità di tenuta che ha permesso di limitare i danni della forte scossa del terremoto del 30 ottobre del 2016. Siete riusciti a ricostruire l’Umbria – ha aggiunto – mantenendo la sua bellezza e sperimentando la grande capacità degli umbri e del popolo italiano di essere generosi”.

In merito agli eventi sismici dello scorso anno, il Ministro ha evidenziato che l’esperienza del ’97 sia stata “una guida positiva” e che, il miglioramento da parte del governo della normativa e delle regole sulla trasparenza e la legalità, hanno permesso di creare un impianto che darà fiducia ai cittadini”. “La dura esperienza che ha vissuto l’Umbria vent’anni fa – ha detto la presidente della Regione, Catiuscia Marini - si è trasformata anche in un’occasione importante nella fase della ricostruzione che ha permesso di mettere in sicurezza i centri storici nel rispetto dei paesaggi. Quei momenti e quelle decisioni indicano la rotta per la ricostruzione di oggi e, ancora una volta, dimostreremo che l’Umbria sa fare. In pratica – ha aggiunto -  tutte le iniziative organizzate in occasione del ventennale dal sisma del ’97, nel loro insieme ci permetteranno di rivedere quanto è stato fatto sul territorio in questi anni a partire dal modello operativo che è stato sperimentato, per poi far crescere la cultura della prevenzione e della sicurezza”.

  “La giornata di oggi  - ha detto la presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Donatella Porzi - sia un momento per avviare una ricostruzione rapida, sicura e di qualità, un'occasione importante anche per ribadire quella salda unità tra i vari livelli istituzionali che ha consentito all'Umbria di affrontare con efficacia, e con un’elevata cultura politica e tecnica quel grave evento sismico cui è stato soggetto un territorio come il nostro e che la nuova crisi sismica di agosto e ottobre 2016 ci ha pesantemente riproposto”.  “Sebbene l’esperienza sia lontana, non è mai uscita dalla memoria – ha detto il presidente Bruno Bracalente presidente della  Regione Umbria dal ’95 al 2000 – Nelle ore successive agli eventi sismici ci siamo subito resi conto che non c’erano modelli predisposti per l’uso. Sono state fatte delle scelte e la prima è stata quella di evitare lo spopolamento. Abbiamo puntato sul protagonismo delle comunità locali e costruito un impianto normativo, anche con leggi regionali: tra queste ricordo l’introduzione del Modello unico di regolarità contributiva (DURC) che poi è stato introdotto a livello nazionale”.

“Il motto in ogni calamità è che bisogna imparare da quella precedente – ha detto la presidente Lorenzetti, a capo della Regione Umbria dal 2000 al 2010 -  Il terremoto del 2016 lo dimostra in quanto abbiamo sperimentato un modello, il programma integrato per le aree terremotate, che ha dimostrato la sua tenuta. Abbiamo, in modo integrato, agito su vari versanti d’intesa con il governo per integrare gli interventi senza sovrapposizioni e affastellamenti mettendo in gioco l’orgoglio della nostra terra. In quel contesto ha preso vita l’idea della realizzazione della quadrilatero come strada di collegamento con le Marche”. 

Il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, ha affermato che “Foligno città rinata dopo il sisma del ’97, dimostra che si può e si deve ricostruire bene guardando al futuro, affinché tutte le comunità colpite possano ritornare vitali”. Lo dimostra Nocera Umbra che – come ha annunciato il sindaco, Giovanni Bontempi- domenica farà sventolare dalla sua storica torre il tricolore in segno di festa.   Nel corso della mattinata è stata inaugurata la mostra “RileggiAmo. 20 anni dal terremoto. Le giovani generazioni e la memoria del 26 settembre 1997” curata dall’ISUC insieme alle scuole di Foligno. La mostra si basa sul lavoro dei ragazzi delle scuole superiori, una generazione che non ha vissuto il sisma del ’97, che ha permesso loro di rivivere quei giorni attraverso una ricerca del materiale informativo dell’epoca che, una volta selezionato, attraverso un percorso interattivo e audiovisivo farà ripercorrere i giorni drammatici, la ripresa della quotidianità, la rinascita della città. 

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