Alla fine di aprile forse Perugia potrà vagliare almeno due località o siti scelti preliminarmente dalla commissione tecnica esterna che è stata ingaggiata dall'Ambito Territoriale 2 per dare una svolta alla costruzione dell'impianto previsto dal Piano regionale dei Rifiuti.

L'abbozzo di data circola da Palazzo dei Priori ed è rimbalzata anche a Palazzo Cesaroni sede del consiglio regionale dell'Umbria ed i  tempi, dunque, lentamente si accorciano per quella che rischia di essere una delle mine vaganti per il centrosinistra perugino e umbro.

Infatti, sul termovalorizzatore, Idv, Sel e Rifondazione Comunista hanno dei distinguo rispetto al Psi e al Pd sulla necessità del bruciatore. E  senza dimenticare che In campo c'è anche Legambiente, Italia Nostra e il Comitato No Inceneritore.

Il primo appuntamento sull'inceneritore perugino aprirà il sipario il prossimo 3 marzo a Perugia all'Hotel la Rosetta. Effetti, costi e benefici, favorevoli e contrari: saranno tutti aspetti che i Radicali dell'Umbria analizzeranno oltre che con i politici locali, Silvano Rometti e Lorena Pesaresi, anche con il deputato Zamparutti ed esperti del settore. Sarà il primo di una lunga stagione di incontri, proteste e tensioni politiche.