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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

"Vi do duemila euro se mi lasciate andare e non mi fate l'alcoltest", a processo per tentata corruzione

L'uomo è anche accusato di essersi messo alla guida in stato di ebbrezza e di aver rifiutato l'esame con l'etilometro

“Dai, su, quanto volete per chiudere un occhio e lasciarmi andare? Giuro che non lo faccio più”. Frasi che potrebbero apparire innocenti se non fossero state proferite alle orecchie di due poliziotti nel corso di un controllo stradale, configurando così il reato di tentata corruzione.

Un uomo, difeso dagli avvocati Nadia Trippolini e Donatella Donati, è finito davanti al giudice “perché in esito a controllo” da parte della Polizia, effettuato in via Cortonese, veniva “trovato in evidente stato di ebbrezza alcolica, denotato dalla tipica sintomatologia”, equilibrio precario e alito alcolico, rifiutava di sottoporsi all’alcoltest, incappando nella violazione al codice della strada e nella denuncia.

Durante il controllo l’imputato avrebbe offeso “l’onore e il prestigio dei pubblici ufficiali operanti, mentre compivano un atto del loro ufficio e a causa di questo, proferendo le frasi offensive: figli di p…, mortacci tua, bastardi, pezzi di m…, andate a f…”. Questo reato è stato stralciato, però, stralciato dopo che l’imputato ha scritto una lettera di scuse e pagato un risarcimento.

L’uomo è anche accusato di tentata corruzione perché “al fine di far omettere un atto del loro ufficio, prometteva denaro non dovuto ai pubblici ufficiali con la seguente offerta: adesso mi sono calmato, mi rendo conto che ho sbagliato, dai facciamo finta di niente e domani vi porto duemila euro”.

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