
Decine di telefonate a sfondo erotico al giorno ad un sconosciuta, giovanissimo sotto processo
Le denunce lo fermavano per alcuni mesi, poi riprendeva. Una volta che aveva finito il credito del cellulare aveva fatto le telefonate moleste con l'avviso di addebito al ricevente
Decine di telefonate al giorno con richieste erotiche. A farle un ragazzo perugino di vent’anni, finito per questo sotto processo, ad una signora di fuori regione che non aveva mai visto.
La signora aveva iniziato a ricevere delle chiamate sul proprio cellulare, con il numero in chiaro, non schermato, nel corso delle quali una voce giovanile le faceva richieste di incontri sessuali, di fotografie in intimo o nuda. Telefonate che venivano replicate più volte nell’arco della giornata.
La signora sporgeva denuncia dopo qualche giorno e le chiamate cessavano. Salvo poi riprendere sei mesi dopo. Sempre dallo stesso numero e sempre con la stessa voce.
La donna tornava dai carabinieri per una nuova denuncia e faceva ascoltare in diretta una delle chiamate a sfondo erotico. Dopo la denuncia, però, le chiamate non terminavano subito. La donna ne riceveva altre due, precedute dalla richiesta di addebito di chiamata. Lo stalker aveva finito il credito sul cellulare e non poteva più chiamare.
I carabinieri, intanto, risalivano all’identità del molestatore, il giovane perugino finito sotto processo. La signora, avendo saputo della giovane età dello stalker ha ritirato una delle querele: “Potrebbe essere mio figlio, volevo dargli un’opportunità”.