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Cronaca

Guerra in Ucraina, distrutto teatro di Mariupol, la solidarietà dello Stabile dell'Umbria: "Oggi questo è il vostro palcoscenico"

La città e lo Stabile solidali con le maestranze e il distrutto teatro di Mariupol. La comunicazione ribadita con varie scritte nelle bacheche del Teatro Comunale Morlacchi (foto 1 e 2). Non solo distruzione di strutture, ma anche di cultura e civiltà. Un segno inequivocabile della violenza cieca che si afferma con la devastazione delle cose. Ma le coscienze vigilano e difendono… con le armi della solidarietà e la riaffermazione di principii indefettibili. Questa la posizione del Teatro Stabile dell’Umbria e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Perugia Leonardo Varasano.

In bacheca una scritta a caratteri cubitali recita: “Oggi questo è il teatro di Mariupol”. Frase seguita da una lettera M: la stessa che dà inizio a Morlacchi e a Mariupol. In quella M non c’è differenza, ma condivisione di intenti e di valori. Fedeli al motto “Populi sensus maxime theatro et spectaculis perspectus”. 
Un’ulteriore locandina porta un’affermazione più discorsiva. Che dice “Con profonda preoccupazione per la sicurezza di tutta la popolazione, coinvolta nella guerra in Ucraina, e vicini ai nostri colleghi ucraini e russi costretti all’urgenza e al pericolo, il Teatro Stabile dell’Umbria esprime piena solidarietà e vicinanza”.

Il commento dell’Assessore alla Cultura Leonardo Varasano: “L'iniziativa presa dal Teatro Stabile dell'Umbria - in favore delle popolazioni coinvolte nel conflitto ucraino e in favore del teatro di Mariupol - ha un significativo e condivisibile valore simbolico. La guerra produce sempre orrore e sofferenze, infliggendo colpi gravi, talvolta irreversibili, anche al patrimonio culturale: giusto dunque ricordare pure questo aspetto con un segno visibile di solidarietà”. Parole più chiare non si potevano dire. Noi di PerugiaToday condividiamo le preoccupazioni e la solidarietà.

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