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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Te Deum di ringraziamento in cattedrale a Perugia, il Cardinale: "Il 2017 porti lavoro, ricostruzione e fede

Un anno di misericordia che ha permesso a molti di riscoprire la bellezza della fede.
Noi siamo stati testimoni dell’amore di Dio riversato nei cuori di tanti fratelli, in questo anno appena trascorso, in cui abbiamo celebrato il Giubileo straordinario della misericordia. Questo tempo di grazia e di perdono ha permesso a molti di riscoprire la bellezza della fede e della pratica cristiana, di avvicinarsi ai sacramenti – specie a quello della riconciliazione – e di aprire il proprio cuore all’amore, con gesti concreti di carità e di pietà. Non sono mancate del resto occasioni per esercitare le opere di misericordia sia nell’accoglienza di quanti sono giunti presso di noi da diversi Paesi del mondo, fuggendo dalla guerra, dalla fame e dalla miseria, per cercare una vita migliore per sé e per i loro figli. Si tratta di un fenomeno vastissimo, la cui evoluzione ancora non ci è possibile conoscere, e che affonda le radici anche in un atteggiamento di rifiuto da parte dei Paesi ricchi di aiutare quelli poveri. Il fenomeno migratorio deve essere dettato da libere scelte delle persone e non imposto dalla precarietà, dalla necessità o, peggio, dalla violenza.
 
Migrazioni, terremoto, terrorismo e persecuzioni.
Noi ci siamo fatti vicini a questi fratelli fuggiti senza nulla, con quello spirito d’amore che è il cuore del Vangelo. Allo stesso modo abbiamo soccorso e accolto con amore quanti sono stati colpiti dal terribile terremoto che ha devastato la Valnerina e altre zone dell’Italia centrale. Abbiamo conosciuto giorni di angoscia. Il dolore del mondo si è unito al dolore di casa nostra. A questo scenario di distruzione s’è accompagnata la paura per il terrorismo, la cui manifestazione efferata ha insanguinato città d’Europa e del pianeta, fino a coinvolgere anche il nostro Paese. Violenza e persecuzione hanno conosciuto tanti fratelli cristiani in varie parti del mondo e il sangue dei martiri è tornato ancora ad irrorare la terra. Segnali di sofferenza ci giungono da tante fasce della nostra società.

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