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Cronaca Spello

Ordinano del tonno in un ristorante, poco dopo finiscono in ospedale: "Era cibo avariato"

il caso è finito nuovamente oggi in tribunale. Ad essere stata ascoltata una delle vittime

“Chi ha mangiato la tartare di tonno ha accusato dolori e prurito solo dopo una mezz'ora”. Il racconto della testimone appare chiaro e limpido nell'aula B del tribunale penale di Perugia. Incalzata dalle domande del pubblico ministero, la vittima ripercorre la vicenda che ha per protagonisti un gruppo di amici finiti al Santa Maria della Misericordia di Perugia dopo aver mangiato del pesce crudo in un ristorante di Spello.

Il ricordo è ancora vivido, soprattutto perché quell'incotossicazione alimentare le ha causato giorni di agonia e una cura di antistaminici che si è protratta nel tempo. “Ancora oggi - conferma la testimone – non sono più in grado di mangiare pesce crudo”. La motivazione è quasi scontata.

A sedere al tavolo della “dannata” cena in tutto venti persone che, poco dopo, aver mangiato il presunto pesce avariato avrebbero subito comunicato il loro malessere al proprietario. Proprio quest'ultimo avrebbe risposto ai commensali di “aver mangiato la stessa identica cosa, ma di non aver avvertito nessun disturbo”. Nella prossima udienza dovrebbe essere dichiarata conclusa la fase istruttoria. La donna è difesa dall'avvocato Nicola Di Mario.

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