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Cronaca

Mense scuole, il Tar dell'Umbria dice no al ricorso dei genitori: il Comune ringrazia

Il Tar dell'Umbria ha respinto la richiesta, delle associazioni dei genitori “Polo Italo  Calvino” e “scuola infanzia M. Gandhi”,  di sospendere l’esecuzione dell’appalto 

La storia infinita della gestione delle mense scolastiche a Perugia si arricchisce di un nuovo capitolo importante. Il Tar dell'Umbria ha respinto la richiesta, delle associazioni dei genitori “Polo Italo  Calvino” e “scuola infanzia M. Gandhi”,  di sospendere l’esecuzione dell’appalto  del servizio di refezione scolastica relativamente all’approvvigionamento delle derrate alimentari, servizio recentemente aggiudicato ad un gruppo di imprese che ha partecipato alla gara pubblica. 

Il giudice amministrativo si è espresso sui profili di irricevibilità del ricorso evidenziando la tardiva impugnazione del bando di gara, questione che, se confermata nel prosieguo della vertenza, non consentirà di entrare nel merito della vicenda, che pure era stata affrontata negli atti giudiziari e lungamente discussa in udienza. 

L’amministrazione del sindaco Andrea Romizi, in una nota, ribadisce quanto più volte segnalato nei vari incontri con i genitori: che a riguardo delle mense esiste un vincolo, imposto dalle norme anche comunitarie, sulla procedura di gara per l’affidamento del servizio mensa e, dunque, l’impossibilità di proseguire ulteriormente nella gestione frazionata, come in passato. 

"Rimane comunque ferma la piena disponibilità del Comune al più ampio coinvolgimento dei genitori, anche attraverso la costituzione del tavolo paritetico già sollecitata dagli uffici, per il controllo sulla fase esecutiva dell’appalto, anche al fine di ristabilire un clima sereno e di massima collaborazione nel preminente e superiore interesse dei bambini fruitori del servizio". 

Il Comune ha respinto, dopo il risultato emerso dalla verifiche nelle mense, che ad oggi non sono state riscontrate anomalie o difformità nei prodotti forniti agli studenti. Per quanto riguarda invece il menù e le quantità delle porzioni tutti si sono attenuti alle prescrizioni regionali.

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