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Cronaca

"Sì alla ciclopedonale, no al taglio degli alberi", la protesta e la proposta del Comitato Ginko Biloba

Sono 10 i pini da abbattere per lasciare il posto al tracciato che attraversa il parco Chico Mendez, ma non tutti sono d'accordo

Abbattere degli alberi per realizzare una ciclopedonale che collega via Sicilia con il parco Chico Mendez. Un controsenso che viene ciriticato dal Comitato Ginkgo Biloba di Madonna Alta.

“Questo comitato, a nome di molti cittadini contesta il loro abbattimento per mancanza di una valida motivazione - si legge in un comunicato del Comitato – Si dice che le piante siano da abbattere a causa dei danni già prodotti alle pavimentazioni stradali o per evitare il danneggiamento ad opera degli apparati radicali alla nuova pista ciclabile, ma la zona nella quale sono situati i pini è parzialmente sottoposta a vincolo paesaggistico ed è una piccola pineta e la motivazione non è contemplata nella normativa forestale per un abbattimento in assenza di autorizzazione”.

Alberi da tagliare per la ciclopedonale, la protesta

Secondo il comitato l’abbattimento è consentito “per costruzioni edilizie, per opere di trasformazione e miglioramento fondiario in attuazione di progetti autorizzati in base alle norme di settore; per evitare il danneggiamento di opere esistenti; per razionali operazioni colturali; per accertata compromissione dello stato vegetativo; per inderogabili esigenze di pubblica incolumità o utilità”.

Visto che, secondo il comitato, l’opera da realizzare non rientra in alcuno dei casi indicati, anche l’abbattimento non sarebbe consentito. “Non essendoci danneggiamento di opere esistenti, né inderogabili esigenze di pubblica utilità in quanto una pista ciclopedonale in una via secondaria non ha questi requisiti - si legge nella nota – chiediamo che venga fermata la programmazione dei prossimi abbattimenti anche se, come dichiarato ultimamente, potranno essere in numero ridimensionato”.

Il comitato non si oppone all’opera e propone anche un’alternativa: “Che la pista ciclopedonale, invece che passare per tutta via Magno Magnini dove si richiederebbe il senso unico e quindi il proseguimento (causa degli abbattimenti) della via ora chiusa, sia deviata all’inizio della via, ricollegandosi ad un percorso pedonale già esistente in mezzo ai palazzi, a via Guerra”.

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