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Cronaca Ponte San Giovanni

Se questa è vita, a 52 anni non riesce a ritrovare un posto di lavoro: si impicca in casa

Il mandante è la crisi. I complici sono l'Europa, i mercati e i Governi italiani che non riescono a trovare delle formule per superare la caduta negli inferi dei lavoratori. L'uomo ha denunciato in una lettera la sua (ultima) rabbia

Non ha più retto alla vergogna, alla rabbia, alla depressione per aver perso il lavoro e non essere stato più in grado di ritrovarlo in 2 anni. A 52 anni ha pensato - guardandosi anche intorno - di non avere più futuro e di non essere più in grado di darlo agli altri. E così è sceso in giardino nel cuore della notte e si è impiccato. Un dramma che è avvenuto nella zona dei Ponti di Perugia alba dell'9 ottobre. La scoperta è stata fatta dalla sua famiglia che non ha potuto fare altro che chiamare il 118 ma non c'era più nulla da fare. 

L'ex lavoratore poco più che cinquantenne ha lasciato una lettera sul tavolo della cucina per spiegare il suo gesto disperato e terribile. Il Corriere dell'Umbria ha ottenuto alcune indiscrezioni sull'ultimo messaggio: il suicida ha ribadito la sua rabbia per quel lavoro perso e che era convinto che data l'età non avrebbe più ritrovato per via della crisi e per via di politiche che vanno a penalizzare quelli della sua età. Troppo anziani per essere presi e troppo giovani per andare in pensione. 

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