Studenti cinesi umiliati e picchiati in centro, assolti in due: "Non sono stati loro"
Per uno dei due imputati si sarebbe trattato di uno scambio di persona, l'altro aveva un testimone a favore. Il processo prosegue per un terzo imputato davanti ad altro giudice
Umiliati, costretti ad inginocchiarsi e picchiati in centro storico, ma due degli imputati non sarebbero responsabili dell’aggressione. Il giudice del Tribunale penale di Perugia ha assolto due degli imputati, mentre la posizione di un terzo imputato è stata stralciata e proseguirà davanti ad un altro giudice.
I due studenti erano stati insultati, minacciati e picchiati il 13 marzo del 2018. Umiliati e fatti inginocchiare da un terzetto di italiani e poi picchiati. Due ragazzi cinesi di 24 e 28 anni, a Perugia per studiare musica, avevano vissuto una serata, aggrediti da un gruppo di italiani che li aveva accerchiati in centro storico a Perugia e, dopo averli minacciati di morte, li avevano percossi, riportando contusioni al volto e al ginocchio, ecchimosi varie e un trauma alla regione lombare con prognosi di sette e dieci giorni ciascuno. I due ragazzi sono assistiti dall'avvocato Leonardo Romoli.
A finire sotto processo sono un 35enne perugino, di un 32enne di origini romane residente a Perugia e di un calabrese di 34 anni. Su di loro le accuse di lesioni personali e di tentata violenza privata per avere, in concorso con altre persone non individuate, “mediante percosse e minacce di morte” costretto i due giovani studenti cinesi ad inginocchiarsi e a promettere di non frequentare più il centro storico di Perugia o altri luoghi dove avrebbero potuto incontrare i loro aggressori. I tre giovani sono difesi dagli avvocati Stefano Tentori Montalto, Ilario Taddei, Hossein Zakipuor e Vincenzo Bochicchio.
Uno ha chiesto il rito abbreviato condizionato all’audizione di un testimone e al termine dell’udienza di oggi è stato assolto per non aver commesso il fatto. Un secondo imputato ha chiesto l’abbreviato allo stato degli atti e anch’esso è stato assolto per non aver commesso il fatto. Nel suo caso, inoltre, sembrerebbe che ci sia stato un evidente scambio di persona in fase di accertamento dei fatti e di riconoscimento degli aggressori. Il terzo imputato ha chiesto il patteggiamento, ma la sua posizione è stata stralciata.