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Cronaca Città di Castello

Strage di animali protetti, due bracconieri hanno ucciso daini, caprioli, cervi e persino lupi. Presi di notte nel bosco

I due bracconieri sparavano, dal fuoristrada, servendosi anche di un potente faro per individuare la selvaggina

Nonostante la caccia sia chiusa e comunque vietata di notte e con mezzi a motore, due uomini di Città di Castello, di 49 e 60 anni, cacciavano di frodo in zona di Pretelle, frazione di Lugnano del Comune di Città di Castello. I due bracconieri sparavano, dal fuoristrada, servendosi anche di un potente faro per individuare la selvaggina. Sulle loro tracce, dopo diverse segnalazioni, si erano mesi i Carabinieri Forestali che nella notte del 29 e 30 marzo li intercettati e bloccati. 

A bordo dell’auto sono state rinvenute due carabine dotate di ottiche di precisione di cui una dotata di torcia elettrica alcuni bossoli inesplosi e una torcia;
nel bagagliaio era inoltre presente una vasca di plastica di colore nero di dimensioni idonee al trasporto di selvaggina. Uno dei due soggetti aveva all’interno delle tasche diverse cartucce cariche e alcuni bossoli. 

Estesa la perquisizione alle abitazioni sono stati rinvenuti e sequestrati circa 9 Kg di polvere da sparo non denunciata, due cartucce cariche non denunciate, una carcassa di capriolo di recentissima lavorazione eviscerata e spellata, diverse trofei (mandibola e cranio) di capriolo, cervo adulto, daino, cervo fusone il cui soggetto non è stato in grado di dimostrare la legale provenienza nonché un cranio presumibilmente di lupo. Tutti animali protetti. I due bracconieri, uno dei quali guardia giurata volontaria addetto alla vigilanza venatoria, sono stati denunciati per bracconaggio e detenzione munizioni e polvere da sparo non denunciate.
 

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