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Cronaca

L'Esercito continua a vigilare sull'Umbria: arriva nuovo reggimento. Strade Sicure; identificate oltre 7mila persone

I 200 uomini e donne dei reggimenti logistici “Ariete” e “Pavia” hanno contribuito alla sicurezza di Umbria e Marche nel primo semestre del 2020

Cinquemila seicento attività di vigilanza fissa, dinamica e pattugliamento motorizzato sui 75 siti e obiettivi sensibili individuati dalle autorità prefettizie, con oltre 7.500 identificazioni, 43 denunce, 5 sequestri di sostanze stupefacenti e materiale di vario genere, con oltre 580.000 chilometri percorsi complessivamente dai mezzi dell’Esercito. Sono i numeri del mandato del 132° reggimento artiglieria terrestre “Ariete” che, al comando del colonnello Mario Feneziani, ha guidato il Raggruppamento “Umbria-Marche” durante il primo semestre del 2020. Oggi ha avuto luogo il passaggio di consegne con reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore, al comando del colonnello Cesare Canicchio.

Per sei mesi oltre 200 uomini e donne, appartenenti al 132°, al reggimento Logistico “Ariete”, al 132° reggimento Carri e al 28° Reggimento “Pavia”, hanno garantito ogni giorno la vigilanza a siti e obiettivi sensibili insieme con le forze di polizia delle provincie di Perugia, Macerata, Ancona e Pesaro-Urbino. In tali località il personale militare ha operato per contrastare e prevenire atti criminosi, attacchi terroristici e azioni prevenzione nelle aree terremotate.

L'Esericto italiano impegnato nella sicurezza dell'Umbria

Tra i principali siti presidiati vi sono i palazzi giudiziari di Perugia e Spoleto, luoghi di culto – tra i quali la basiliche papali di San Francesco d’Assisi e di Santa Maria degli Angeli e la basilica di Santa Rita da Cascia – porti e aeroporti marchigiani, i centri abitati tra Umbria e Marche colpiti dagli eventi sismici del 2016.

Tali attività si sono susseguite incessantemente anche durante tutte le fasi della pandemia da Covid19, per la quale ai 4 complessi del raggruppamento sono stati assegnati ulteriori compiti, vedendoli operare in prima linea per l’implementazione delle misure contenitive stabilite dalle autorità governative, garantendo un preziosissimo concorso a favore delle forze di polizia.

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