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Memorie perugine, quando ai Giardinetti venne trafugata la grande coppa in travertino

Per la serie: “A Perugia si son fregati di tutto”. Stavolta raccontiamo del furto di una coccia in travertino, posta in cima alla scalea dei leoni, sul lato sinistro di chi sale da Viale dell’Indipendenza

Per la serie: “A Perugia si son fregati di tutto”. Stavolta raccontiamo del furto di una coccia in travertino, posta in cima alla scalea dei leoni, sul lato sinistro di chi sale da Viale dell’Indipendenza.

Il manufatto, del peso superiore ai tre quintali, fu sottratto nel 1996. Si dice, con verosimile malizia, forse da parte dei mercatari che tenevano  fiera ai giardinetti Carducci. Ma è circostanza mai provata.

Sta di fatto che la  balaustra su viale Indipendenza, senza quell’elemento, era decisamente monca e i perugini se ne lamentarono. Ci pensò il Rotary, come ricorda la targhetta bronzea alla base (visibile in foto), a sostenere le spese per il rifacimento e il posizionamento.

“La realizzò Gualtiero Spaccia – ricorda  Massimo Arzilli, ex docente all’Accademia di Belle Arti – molto più che un marmista. Spaccia era stato sbozzatore degli scultori perugini Aroldo Bellini (quello dei Fori Imperiali) e dello stesso Pietro Frenguelli, autore di tante splendide opere al cimitero monumentale. Spaccia collaborò anche alla realizzazione del mausoleo di Luisa Spagnoli, in marmo bianco di Carrara”.

Oltre alla targhetta, è l’occhio stesso a dirci due cose: le dimensioni dell’elemento sono leggermente superiori a quelle degli altri e la patina scura della foliatura è meno marcata, essendo, appunto, il manufatto di più recente fabbricazione.

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